Un servizio suddiviso in 2 azioni, iniziato martedì sera nel turno serale verso le ore 23, quando una prima pattuglia di 4 agenti in abiti civili si era introdotta per un controllo, constatando che erano state sfondate la porta d’ingresso e altri 2 accessi sul retro. Dalla prima ispezione, che ha messo subito in fuga alcune persone, è emerso che alcune camere erano state chiuse a chiave dall’interno. Sospetto che ha fatto scattare l’operazione del giorno successivo – cioè ieri sempre nelle ore serali – quando la Squadra Giudiziaria della Polizia Locale si è organizzata con un servizio dedicato mettendo in campo diverse pattuglie formate da 4 agenti in borghese, 6 in divisa e 2 unità cinofile e avvisando i titolari della struttura che hanno collaborato per fornire tutte le indicazioni necessarie per facilitare le aperture delle porte interne.
Una seconda ispezione, eseguita con un’azione più massiccia e diversificata in cui gli agenti in borghese sono entrati con le unità cinofile, perlustrando ogni piano e aprendo tutte le camere che prima erano inaccessibili. Sono state 3 in tutto le persone trovate nella struttura, fermate ed identificate, tutte di origini extracomunitarie di cui 2 uomini 30enni, risultati poi con precedenti penali e una donna 38enne.
Gli ospiti abusivi, che dopo una prima istintiva reazione hanno collaborato con gli agenti solo grazie alla presenza dei cani poliziotto, erano chiusi in camere differenti e sono stati sorpresi mentre preparavano finte dosi di sostanze stupefacenti. Stavano infatti confezionando in piccoli sacchetti di plastica, una polvere bianca che successivamente – all’esame del narcotest – è risultato essere bicarbonato. Dal controllo delle restanti camere gli agenti hanno trovato poi numerosi bivacchi, rifiuti e sporcizia diffusa in tutti gli spazi interni della struttura. Un servizio difficile, nel quale ancora una volta è risultata determinate la presenza dei cani poliziotto, addestrati anche per questo tipo di azioni pericolose.
Le persone fermate sono state denunciate per “invasione di terreni o edifici”, come prevede l’articolo 633 del codice penale. Per una di loro – la donna – è stato necessario l’intervento di un’ambulanza in quanto in preda ad un malore che ha dichiarato di avere avuto prima e per il quale si era rifugiata nella struttura.
A conclusione del servizio gli agenti hanno dato corso al ripristino dello stato dei luoghi con il fabbro e i tecnici messi a disposizione dal titolare della struttura per riposizionare tutte le chiusure divelte e gli accessi ed evitare altre intrusioni abusive.
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