RIMINI – Continuano anche in questi primi giorni dell’anno i controlli da parte della Polizia Locale di Rimini e dell’AUSL Romagna. Un’attività necessaria per garantire un adeguata e regolare offerta turistica, al fine di verificare la gestione delle attività in conformità a quanto previsto dalla legge regionale. Sono due le strutture ricettive sanzionate dagli agenti, unitamente ad una squadra di ispettori sanitari, che hanno riscontrato irregolarità di diverso genere.
Il primo controllo è stato fatto, lo scorso venerdì 17 ad un albergo, durante la notifica di un provvedimento del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive), emesso a seguito di un controllo della divisione P.A.S.I. (Divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione) della Questura di Rimini, per una mancata registrazione delle persone ospitate in struttura. Nel completare la notifica è emerso che la titolare, di origini russe, per motivi personali si era allontanata dal territorio nazionale, lasciando la gestione e il ricevimento degli ospiti ad una persona che non aveva alcun titolo per svolgere quel ruolo. Da ulteriori accertamenti gli agenti hanno riscontrato altre irregolarità in riferimento alla dichiarazione domiciliare della signora, verifiche che sono ancora in corso, e che una volta completate, si concretizzeranno con la contestazione di un verbale di € 1.032, previsto dal TULP, in riferimento alla gestione di un attività ricettiva senza avere sul posto una persona abilitata o che abbia i titoli per gestire l’attività, o comunque un dipendente con la regolare nomina del TULP. In riferimento alla persona trovata a gestire e non abilitata, la sua posizione verrà valutata dall’ispettorato del lavoro a cui la Polizia Locale trasmetterà gli atti per competenza.
Ii secondo controllo è avvenuto ieri pomeriggio da parte della stessa squadra di agenti e ispettori sanitari ad una struttura ricettiva. L’albergo, che ospitava circa 30 persone al momento del controllo, stava versando liquami sulla strada e sul marciapiede. Anche in questo caso l’intervento urgente è partito dalla AUSL su segnalazione della Questura e, considerata la situazione, è stato necessario anche l’immediato intervento dei tecnici di Hera.
Dalle parti esterne della struttura, il controllo si è esteso anche internamente nell’ingresso e nelle camere. I tecnici di Hera hanno confermato che lo sversamento delle acque risultava essere di fognatura, cosa che consentirà alla Polizia Locale di sanzione la struttura, anche per la violazione alle norme igienico sanitarie. Sono in corso accertamenti per la contestazione di alcune violazioni alla Legge regionale n.16/04, che saranno trasmesse al Suap e alle autorità competenti al fine di richiedere l’emissione di un’ordinanza urgente di svuotamento delle vasche biologiche e ripristino dello stato dei luoghi con effetto immediato. Incombenza a cui dovranno rispondere sia il proprietario che il gestore della struttura, divisi per un contenzioso giudiziario. Ulteriori accertamenti saranno eseguiti da parte degli organi di controllo al fine di verbalizzare altre irregolarità riscontrate in riferimento al regolamento di polizia urbana che dispone la chiusura e la pulizia per alcune parti della struttura trovata in condizioni di degrado e in stato di abbandono. Sanzioni a cui, anche in questo caso, dovremmo rispondere sia il proprietario che il gestore.