Denunciate 3 persone che occupavano abusivamente l’ex Colonia “Enel”, sanzionate 23 prostitute, 1 cliente e 6 persone sorprese a truffare i turisti con il “gioco delle campanelle”
RIMINI – Non si è limitato ai controlli alla circolazione stradale, finalizzati a prevenire e reprimere comportamenti irregolari legati all’uso di alcol durante la guida, l’impegno degli uomini della Polizia Locale di Rimini, profuso in queste particolari settimane per garantire la sicurezza, si è allargato anche ad altri tipi di servizi, concentrandosi nel presidio del territorio e nei controlli anti degrado, per contrastare in modo particolare: l’occupazione abusiva delle colonie; il fenomeno della prostituzione; e quello dei cosiddetti “pallinari”.
Proprio al contrasto di quest’ultimo fenomeno è stata dedicata la prima fascia del turno notturno, fra il sabato 8 e la domenica 9 agosto. Un’operazione condotta da 6 agenti in borghese della squadra di polizia giudiziaria, iniziata verso le ore 20, che si è protratta nelle prime ore della sera a più riprese, per interrompere l’esercizio truffaldino del gioco “delle tre campanelle”. Alcuni personaggi, anche noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi mentre erano ‘alle prese’ con alcuni turisti: 3 le ‘batterie’ di pallinari che sono state pizzicate a Marina Centro, su via Vespucci e via Regina Elena, e che sono state allontanate, ma non prima di essere state multate; 6 in tutto le sanzioni da 1000 euro ciascuna, in applicazione al regolamento comunale, fatte in questo primo intervento: 2 dei quali a cittadini italiani e 4 a cittadini stranieri provenienti dell’est Europa.
Nella stessa notte il servizio è proseguito, anche dopo nelle prime ore del mattino, nella zona di Marebello, Rivazzurra e Miramare, dove sono state fermate ed identificate 23 ragazze, a cui è stata notificata la sanzione di euro 401 prevista dall’ordinanza sindacale contingibile e urgente per il contrasto alla prostituzione. Lo strumento, da tempo adottato dall’Amministrazione Comunale, che consente di dare continuità all’attività di prevenzione e contrasto di un crimine quale lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di persone, oltre ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati. Oltre alle 23 sanzioni è stato multato anche un cliente con la sanzione prevista di euro 1000.
I servizi della Polizia Locale, organizzati per la settimana rosa, sono proseguiti anche oltre il fine settimana e non si sono concentri solo nei controlli stradali per il contrastare dell’uso di alcol alla guida oppure nei servizi anti degrado sopra descritti. Nel pomeriggio di lunedì 10 agosto infatti sempre la squadra di polizia giudiziaria che ha operato sabato notte, composta da 6 agenti in abiti civile di cui 2 unità cinofile, è intervenuta anche nella ex colonia Enel (davanti al bagno 107), per dare seguito a diverse segnalazioni su presenze di persone sospette che occupavano abusivamente quegli spazi. L’operazione, a cui hanno partecipato anche altri 5 agenti in divisa, che hanno assistito i colleghi dall’esterno della struttura, è inserita in un piano di monitoraggio costante che viene fatto sempre insieme alle unità cinofile, per tutto l’anno, in cui vengono controllati gli edifici abbandonati, sia appartenenti a privati che pubblici.
Le intrusioni, sono avvenute da una porta posteriore lato mare, forzata dall’esterno e segnalata anche da un operatore del luogo, dalla quale sono entrati anche gli agenti durante il loro sopralluogo. All’interno della colonia sono state sorprese 3 persone extracomunitarie che bivaccavano e occupavano abusivamente quegli spazi. Tutti sprovvisti di documenti, sono stati accompagnati negli uffici per la prescritta procedura d’identificazione, da cui è emerso che avevano tutti precedenti penali per rissa e spaccio di stanze stupefacenti. Al momento del controllo fatto con l’aiuto dei cani antidroga, non sono state trovate sostanza stupefacenti ma solo attrezzatura e sostanze usate per il taglio, oltre ad una bici, poi risultata rubata. Dopo il foto-segnalamento i tre extracomunitari, tutti di originari senegalesi, sono stati denunciati all’art. 633 del Codice Penale per “invasione di edifici e fabbricati”, oltre alle norme che prevedono l’obbligo di esibire documenti validi per l’identificazione, in seguito sono stati accompagnati in Questura, per il completamento delle operazioni di rito previste dall’ufficio stranieri.