Lunedì 22 novembre, alle 21, va in scena al Teatro Storchi lo spettacolo di e con Valeria Perdonò. L’ingresso è gratuito con Green pass, è già possibile prenotarsi
MODENA – Come può succedere che la violenza sulle donne sia così spesso giustificata con il troppo amore di un uomo verso una donna? Parte da questa domanda “Amorosi assassini, facciamo finta di niente, dai…” lo spettacolo di e con Valeria Perdonò, con Carlo Amleto al pianoforte, che andrà in scena lunedì 22 novembre, alle 21 al Teatro Storchi (a ingresso gratuito su prenotazione e con Green Pass) nell’ambito del programma per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promosso dal Comune di Modena.
“Amorosi assassini” è prodotto da Ars Creazione e Spettacolo in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione. Le prenotazioni si effettuano alla biglietteria del Teatro Storchi, il martedì venerdì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19; il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 14; per telefono (059 213 6021) o per mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com).
Lo spettacolo racconta la storia vera di Francesca Baleani, la donna maceratese che nel 2006 fu gettata in un cassonetto dei rifiuti dopo essere stata bastonata, strangolata e riposta, ancora viva, in un portabiti dall’ex marito, all’epoca direttore di un teatro importante. A differenza di moltissime altre donne, Francesca si è salvata per miracolo ed è riuscita a incominciare una nuova vita, ed è per questo che ciò che le è accaduto è diventato il filo conduttore di un monologo che invita a riflettere su cosa sia la violenza contro le donne oggi, anche in assenza di una violenza fisica, e sulle sue cause, mettendo l’accento sul sessismo costante nel linguaggio e in molti comportamenti, sugli stereotipi che spesso non vengono riconosciuti, sulle responsabilità che ciascuno si deve assumere per provare a cambiare le cose.
Con l’aiuto della musica, “Amorosi assassini” affronta il tema della violenza chiamando a raccolta anche le riflessioni, le poesie, le canzoni e le voci di Esiodo, Aristotele, Alda Merini, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Daniele Silvestri e del Trio Lescano.