Prorogato al 9 aprile il termine per le domande. Contributi agli inquilini fino a 1.500 euro anche per i nuclei in situazione di difficoltà lavorativa a causa della pandemia
MODENA – Sono già 2.500 le domande giunte all’Ufficio Casa del Comune di Modena per ottenere i contributi al pagamento dell’affitto erogati con il Fondo regionale per il sostegno alla locazione.
Dopo la decisione della Regione Emilia-Romagna di concedere più tempo ai Comuni per organizzare al meglio la gestione della raccolta delle istanze, la Giunta comunale ha stabilito di prorogare i termini per la raccolta delle domande di contributo al 9 aprile, utilizzando in tal modo tutto il periodo utile per ampliare il più possibile la platea dei richiedenti.
Il contributo concedibile è pari a tre mensilità del canone per un importo massimo di 1.500 euro e sarà concesso direttamente all’inquilino. Le risorse saranno rese disponibili dalla Regione, mentre il Comune, fatto salvo il vincolo di almeno il 50 per cento, stabilirà quale percentuale di fondi destinare alle domande del 2021 valutando il numero delle richieste arrivate in relazione a quelle già presenti nelle graduatorie e ancora inevase.
La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente in forma online compilando il form a cui si accede dal portale dei servizi sociali (https://servizisociali.comune.modena.it) o attraverso la home page del Comune.
Per presentare domanda occorre essere muniti di credenziali Spid, oltre che di attestazione Isee in corso di validità. Durante il periodo di apertura dell’avviso pubblico, l’Ufficio Casa mette a disposizione, in orario di ufficio, un numero di telefono dedicato (059 2032223) per fornire informazioni ai fini della presentazione della domanda ed è anche possibile contattare l’ufficio tramite posta elettronica (ufficio.casa@comune.modena.it).
Sono ammesse al contributo due tipologie di nuclei familiari e le domande andranno a formare due distinte graduatorie. La prima tipologia è costituita dai nuclei con Isee fino a 17.154 euro. La seconda dai nuclei con Isee fino a 35 mila euro che hanno subito una perdita o una diminuzione rilevante del reddito familiare a causa dall’emergenza Covid-19. In questo caso, la perdita o diminuzione rilevante del reddito familiare può essere dovuta, per esempio, a cessazione o mancato rinnovo del rapporto di lavoro subordinato o atipico; a cassa integrazione, sospensione o consistente riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni; a cessazione, sospensione o riduzione di attività libero professionale; nel caso di lavoratori stagionali alla mancanza di contratti in essere; a causa di malattia grave o decesso di un componente del nucleo.
La riduzione del reddito dovuta al Covid-19 va valutata nel trimestre marzo, aprile, maggio 2020; deve essere superiore al 20 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 e deve essere debitamente documentata.
Sono causa di esclusione dal contributo l’avere avuto nel 2021 un contributo del Fondo per l’emergenza abitativa o del Fondo per la morosità incolpevole; l’essere assegnatario, limitatamente alle domande per la graduatoria 1, al momento della presentazione della domanda, di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica; essere beneficiario, al momento della presentazione della domanda, del reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza.
La domanda può essere presentata da un componente maggiorenne del nucleo, anche non intestatario del contratto di locazione, purché residente o avente dimora nell’alloggio ed è ammessa la presentazione di una sola domanda per nucleo familiare.