Consiglio Provinciale di Parma: approvato lo schema di Bilancio di previsione 2017

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Col voto contrario del Gruppo Provincia nuova. Ancora pesantissimo il prelievo statale: 16 milioni e 600 mila euro, su un bilancio di 89 milioni, che riduce all’osso i finanziamenti per scuole e strade. Il personale è stato ridotto in percentuale superiore a quanto richiesto dalla legge Madia

Consiglio1xwebPARMA – Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di stamattina il Dup – Documento Unico di Programmazione 2017, e lo Schema di Bilancio di Previsione 2017, con il voto contrario del gruppo Provincia Nuova.

Poi i documenti passeranno in Assemblea dei Sindaci, e di nuovo in Consiglio provinciale, nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa.

Il Presidente Fritelli e il dirigente Annoni hanno illustrato questo bilancio, che “quadra”, ma solo con sacrifici molto pesanti a carico dei servizi ai cittadini, cioè la manutenzione ordinaria delle strade e degli edifici scolastici, in misura tale da non avere la certezza di garantire il livello minimo di sicurezza.

ENTRATE

Le entrate tributarie assommano a 18 milioni e 300 mila euro, (nel 2014 erano 29 milioni e 500 mila euro). A questo si sommano alcuni trasferimenti: dalla Regione 5,6 milioni di euro per edilizia scolastica e 2,3 milioni per la viabilità; dall’Anas 160 mila euro per la progettazione degli interventi sulla Statale della Cisa Parma – Collecchio; da Fondazione Cariparma 500 mila euro per LTO di Fornovo. Inoltre: da Smtp arriveranno 900 mila euro; da alienazione di immobili è prevista un’entrata di 700 mila euro quale primo acconto per gli immobili di via delle Fonderie. Dalla vendita di azioni Ente Fiere di Parma arrivano 5 milioni e 367 mila euro.

IL PRELIEVO

Quello che pesa è il “contributo alla finanza pubblica” che va allo Stato: 16 milioni e 600 mila euro, su un bilancio di 89 milioni, con un’incidenza davvero significativa.

INVESTIMENTI

Oltre a 8,5 milioni di euro che vanno a completare interventi già iniziati negli anni precedenti, saranno investiti 21,5 milioni di euro, di cui 8,1 milioni per l’edilizia scolastica, 12,7 milioni per le strade; il resto per la Reggia di Colorno, il sistema informativo e le strutture turistiche.

In un altro capitolo (acquisti) sono previsti i nuovi arredi dell’Istituto Solari in corso di trasferimento e le attrezzature tecnologiche.

IL PERSONALE

La dotazione organica è stata ridotta ancora dell’11% rispetto all’anno scorso, con un taglio di dipendenti superiore a quello richiesto dalla legge Madia e un ulteriore risparmio di un milione di euro. Ora i lavoratori della Provincia sono solo 160, con varie situazioni di carenza nei servizi.

Per Paolo Bianchi (Pd) è ancora un bilancio “di guerra”, per il prelievo statale e auspica che lo Stato faccia la sua parte.

Grenti (IpT) esprime preoccupazione perché il bilancio si chiude solo grazie alle entrate straordinarie. Annuncia il voto favorevole del gruppo, ma chiede di conoscere preventivamente le destinazioni dei singoli impegni di spesa.

Massari (Pd) ricorda che siamo tra le poche Province in regione a chiudere il bilancio e ci riusciamo solo perché abbiamo ereditato una corretta gestione dell’Ente. Ma i cittadini devono sapere che siamo ormai alla disperazione, non si può continuare così. E se ci saranno risorse aggiuntive dallo Stato dovranno essere distribuite tra le Province secondo criteri oggettivi (abitanti, km di strade ecc,), non più secondo criteri solidaristici.

Allodi (IpT) punta l’indice contro il tentativo scellerato di togliere ossigeno a un Ente che si voleva sopprimere. Dopo l’esito del referendum di dicembre le politiche finanziarie dello Stato vanno ridefinite. Non è detto che le risorse a bilancio saranno sufficienti a garantire i livelli minimi di sicurezza e che la dotazione organica sia sufficiente.

Arduini (Pn) preannuncia il voto contrario del gruppo Provincia Nuova per ragioni metodologiche (scarsa conoscenza dei dettagli di questo bilancio) e politiche (lo Stato deve dare un segnale forte di risparmio, mentre è fermo al giorno per giorno, senza progettualità).

Roberto Bianchi (Pn) dichiara che è da irresponsabili mantenere le Province in questa situazione, nonostante i risultati del referendum: poiché hanno ancora un ruolo, occorre garantire i fondi per il loro funzionamento. Mancano in questo bilancio una visione e delle priorità, è redatto dai tecnici, e sancisce il fallimento della politica.

Tutti i consiglieri intervenuti nel dibattito hanno ringraziato il personale del Servizio Bilancio per il lavoro svolto.

In apertura di seduta il Consigliere Allodi (Ipt) aveva comunicato l’insediamento del Comitato esecutivo dell’Ente di gestione dei Parchi del Ducato, con la conferma di Maggiali presidente e di Folzani Direttore per il prossimo quinquennio; Allodi stesso si occuperà della promozione iniziative culturali, turistiche e sportive.

E’ seguita l’interrogazione di Roberto Bianchi (Pn) sul tema della siccità e in particolare sulla prevista costruzione di 4 bacini irrigui in comune di Palanzano; l’intervento sarebbe dovuto essere concluso, invece si è solo al 25% del 1° bacino. Roberto Bianchi chiede quale sia la posizione della Provincia e se questi bacini siano ancora strategici.

Grenti (Ipt) come coordinatore locale di Atersir, esprime preoccupazione per questa siccità senza precedenti, frutto di un mutamento climatico consolidato, non solo di emergenza. Ricorda che la Conferenza dei capigruppo ha invitato ad istituire un tavolo provinciale di coordinamento per coordinare i vari interessi e affrontare la siccità in modo strategico.

Cantoni (Pd) afferma che i 4 bacini irrigui di Medesano non saranno risolutivi, poiché garantirebbero 3 milioni di metri cubi d’acqua, mentre secondo il Consorzio di Bonifica ne occorrerebbero 17 milioni per la Bassa. E propone di valutare la costruzione della diga di Vetto, deliberata nel 1988 e mai costruita, coinvolgendo anche la Provincia di Reggio e la

Regione.

Per Bodria (Ipt) la Regione deve garantire soluzioni, analogamente a quanto ha fatto per la Romagna con la diga di Ridracoli e ricorda che le analisi di carattere ambientale compiute sulla diga di Vetto sono state tutte positive.

Fritelli è d’accordo di proporre ad Assemblea dei Sindaci e Consiglio un atto amministrativo in merito.

E’ stato poi approvato all’unanimità l’aggiornamento del Regolamento del Servizio di Polizia provinciale, necessario dopo le modifiche normative degli ultimi dieci anni. Il Dirigente Peri ha spiegato che il Servizio si occupa di polizia faunistica polizia stradale, pubblica sicurezza, attività anti bracconaggio, tutela dell’ambiente, con una dozzina di dipendenti in tutto, al di sotto della dotazione organica minima prevista dalla Regione. Rispondendo ad Allodi, il dirigente del Personale Annoni afferma che non vi è possibilità di assunzioni, nonostante che la riduzione di personale sia stata ben oltre la soglia del 50% prevista dalla Legge Madia.

Unanimità anche per la Variante parziale al Piano territoriale del Parco Fluviale Regionale del Taro, illustrata da Cantoni e Peri. Riguarda alcuni frantoi locali, che dovranno restituire al fiume le aree demaniali e attenuare gli impatti ambientali. Sono intervenuti: Arduini, Paolo Bianchi, Roberto Bianchi e Allodi che si sono tutti scagliati contro una normativa farisaica che produce inutile burocrazia e non risolve i problemi.

Infine, con l’astensione di Provincia Nuova è stata approvata la revoca atti degli atti Consiglio Provinciale concernenti Centrale Unica di Committenza. Questa forma di consulenza e supporto ai Comuni non è più una materia fondamentale per la Provincia dopo la riforma Del Rio, quindi, data anche la scarsità di personale, si è deciso di dismetterla.