BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Roberta Li Calzi (Partito Democratico).
“La Virtus ha riportato a Bologna lo scudetto dopo 20 anni.
Un anno e mezzo tra successi, pandemia, delusione, trionfo. Ed eccoci qui a festeggiare il 16° scudetto della Virtus Bologna dopo 20 anni.
La squadra voleva riscattarsi dall’occasione persa l’anno precedente a causa della pandemia.
Dopo il covid, è ripartita con la Supercoppa, dove la Virtus è arrivata in finale e ha trovato la solita Milano. Dopo quella sconfitta, comunque dignitosa, ne sono arrivate ben 6 consecutive in casa, alcune clamorose, alleggerite solo dalle contemporanee vittorie europee, che hanno fatto pensare a una concentrazione maggiore per l’obiettivo più immediato.
Dopo la sconfitta con Sassari, arriva l’episodio che probabilmente ha dato una svolta alla stagione: coach Djordjevic viene esonerato e poi richiamato poco dopo, con la squadra che si stringe intorno a lui. Alla fine della regoular season, la Virtus, nonostante i momenti travagliati, perde in tutto 9 gare in campionato, di cui solo 2 in trasferta.
In Europa ne vince 19, prima della sfortunata serie con Kazan, dove manca il suo grande obiettivo: tornare in Eurolega dopo 14 anni. La squadra di Djordjevic si scioglie in gara 3 di semifinale e dice addio al sogno europeo. È un’occasione persa anche per l’intero movimento italiano che sperava di avere di nuovo due partecipanti dopo 6 anni.
È il punto più basso di un ciclo che sembrava promettere grandi traguardi e che invece adesso rischiava di restare a mani vuote. Con un unico, grande obiettivo davanti e l’ultima giornata, la sconfitta in casa con Trento, che sembrava raccontare un gruppo sfiduciato, incapace di rimettersi in sesto durante la pausa.
Ai play-off invece è cambiato tutto: il 3-0 con Treviso, la semifinale con brindisi, a cui bianconeri non danno nemmeno il tempo di entrare nella serie, vincendo con un altro 3-0.
E poi è la storia degli ultimi giorni, una grande finale giocata contro Milano, allenata dal grande ex Ettore Messina, arrivata probabilmente spompata a giocarsi il momento decisivo della stagione.
Non è un caso che il confronto tra Virtus e Milano sia considerato il derby d’Italia. Insieme le due società fanno 44 scudetti: 28 per l’Olimpia e 16 per la Virtus Bologna.
La Virtus ha dominato da grande squadra tutte le partite, imponendosi con un netto 4-0 che ha regalato lo scudetto alla nostra città dopo vent’anni.
Il 19 giugno 2001 era stato l’ultimo trionfo: lo scudetto numero 15, quello che consegna lo scudetto alla storia perché nel corso della stagione quel gruppo conquista anche la Coppa Italia e l’Eurolega, la seconda dopo quella di Barcellona nel 1998. Il tris vale uno storico Grande Slam.
E così, l’ultimo scudetto arriva proprio in questo 2021, anno in cui la Sef Virtus, ovvero la casa madre, festeggia i 150 anni.
Complimenti alla Società, al Presidente, alla dirigenza, all’allenatore e a tutto lo staff della Virtus.
E complimenti ai protagonisti, i giocatori, che in un periodo difficile per tutto lo sport, a tutti i livelli, hanno saputo tirare fuori il meglio, regalando una grande gioia a tifose e tifosi e a tutta la città di Bologna”.