“Ricordo di Marco Valdiserra: dipendente officine OGR.
Sabato 3 luglio ci ha lasciato Marco Valdiserra, dopo una malattia che lo ha portato via in 5 mesi. Eri un dipendente delle Ferrovie dello stato dove eri entrato nel 1982 ricoprendo l’incarico di Capotecnico per due anni e mezzo presso le officine di Reggio Emilia, poi in OGR Officine grandi Riparazioni a Bologna.
Hai condiviso sempre le battaglie contro l’utilizzo dell’amianto nei posti di lavoro, principalmente proprio all’interno delle officine OGR che hanno visto negli anni tantissime vittime di tumore nello specifico il mesotelioma causato dalle fibre di questo metallo utilizzato in maniera impropria. Battaglie che hai portato avanti insieme all’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna di cui sei membro.
Ti sei anche occupato per molto tempo come membro del consiglio direttivo del Dopo Lavoro Ferroviario sul fronte sociale e ricreativo dei Ferrovie dello stato e di tanti altri.
Sei stato anche consigliere di quartiere, al Porto, dal 2004 fino al 2009. Per 5 anni ti sei occupato di scuola e di sport. Quindi di bambini e di ragazzi. Credevi nelle giovani generazioni. Sei stato infine segretario di circolo, il circolo Gramsci dal 2017. Insomma: 20 anni di attività politica, sindacale, dentro l’associazionismo. Credevi fortemente nel sistema pubblico. Credevi nella formazione, e ti sei sempre battuto per garantire una scuola di eccellenza, credevi nel nostro sistema sanitario e ti sei battuto perché venissero garantite cure e assistenza per tutti. Credevi nel lavoro. Nella dignità che porta il lavoro. Ti sei sempre battuto per la tutela e la sicurezza dei lavoratori, proprio come hai fatto per onorare coloro che hanno perso la vita a causa all’interno delle officine OGR. Avevi rispetto delle istituzioni. Ti sei sempre impegnato per osservare le regole come elemento di coesione sociale. Credevi nel dialogo, nella condivisione, cercavi mediazioni in questa società cosi complessa. Hai lasciato nella tua comunità, tanti insegnamenti.
Poi è arrivata la malattia. Terribile, irriverente, dolorosa, diabolica. E in poco tempo tutto è diventato secondario. Hai lottato con tutte le tue forze per la vita, per la tua famiglia, per tua figlia Arianna.
Ho condiviso personalmente con te 20 anni di battaglie, di lotte, di discussioni, di risate, di opinioni diverse ma anche uguali. Tanto tempo. Ho anche condiviso con te questi ultimi mesi. Terribili. Difficili. Fatti di paura, preoccupazione, smarrimento. Ora c’è il silenzio. Difficile per me e per tanti altri lasciare andare tutto questo. Far si che questi ricordi diventino una forza e non un dolore. Difficile proseguire nel cammino. Non so ora dove sei ma spero tu possa aver trovato un po’ di pace e serenità e che tu possa sentire tutto l’amore che ti circonda.
A tua Moglie Monica e a tua figlia Arianna vanno le condoglianze dell’intero Consiglio Comunale di Bologna”.
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