BOLOGNA – Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Elena Leti (Partito Democratico).
“Zona gialla e riapertura dei musei. Luoghi sicuri e accoglienti.
Dal 26 aprile siamo entrati in zona gialla e finalmente hanno riaperto i musei. Ancora però non sappiamo se saranno aperti durante il fine settimana.
Come sottolineato dal presidente dell’Istituzione Musei del comune di Bologna Roberto Grandi, i musei sono luoghi sicuri. La garanzia di questa sicurezza viene soprattutto dalla vasta dimensione degli spazi delle sale espositive, che permette un adeguato distanziamento tra i visitatori e dalla necessaria prenotazione della visite, che consente di scaglionare in piccoli gruppi i cittadini, che indossano obbligatoriamente la mascherina e ai quali è già stata misurata la temperatura.
Una sicurezza che permette di accedere alle mostre e alle esposizioni in tutta tranquillità con poca gente e più tempo disponibile. Una riapertura che dà una risposta alle tante richieste da parte della cittadinanza.
I musei hanno avuto un processo evolutivo notevole, sia nel rapporto con la propria struttura interna, sia nelle relazioni verso l’esterno, cambiando in maniera significativa il proprio pubblico di riferimento. Hanno abbandonato quella tipica caratterizzazione elitaria di destinazione rivolta ad un platea colta, per spostare progressivamente il proprio interesse verso la comunità nel suo insieme, fino a identificarsi come spazio d’incontro, punto di unione culturale, aumentando il proprio impegno nella sostenibilità economica e nel coinvolgimento della comunità stessa.
Come ci ha ricordato sempre il Presidente dell’Istituzione Musei : ‘si può pensare che l’anima di un museo sia solo la sala espositiva, in realtà oggi i musei sono soprattutto una hub culturale, promotori di conoscenza e di inclusione, protagonisti di un nuovo welfare culturale e di una riconosciuta responsabilità sociale”.
Mi fa piacere in questa occasione ricordare come l’Istituzione Musei comprende 11 musei, che parlano di archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica. Museo civico Archeologico, Museo civico Medievale, Collezioni comunali d’arte, Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e biblioteca internazionale della Musica, MAMbo, Museo Morandi e Casa Morandi, Museo della memoria di Ustica, Museo del Risorgimento, Museo della Tappezzeria (a Villa SPada, attualmente chiuso per lavori), inoltre la stessa istituzione è impegnata a curare le visite della parte monumentale del Cimitero della Certosa.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita evidente dei visitatori, soprattutto legata al flusso turistico. Passati da circa 335 mila visitatori del 2015 agli oltre 480 mila del 2019, oltre agli innumerevoli concerti e laboratori che si sono realizzati e che hanno contato oltre 625.000 presenze complessive.
Voglio poi menzionare la rassegna Art City, in concomitanza delle giornate di Arte Fiera, organizzata a partire dal 2013, che ho seguito costantemente; una serie di eventi artistici diffusi, che negli anni è diventata sempre più un punto di riferimento nel panorama nazionale e anche una importante occasione di valorizzazione per il mondo dell’arte contemporanea bolognese.
Di fronte alla grande crisi del 2020, in coincidenza della pandemia, l’Istituzione è stata tra le primissime in Italia a riaprire le proprie sedi già dal 19 maggio 2020, con nuove modalità organizzative per consentire al pubblico di svolgere le visite in sicurezza e garantire la tutela del proprio personale. Da subito è stata implementata l’attività online, attraverso nuovi contenuti digitali e nuove modalità narrative. Così come l’offerta per le scuole è stata pensata per supportare la didattica a distanza oppure direttamente presso le scuole con la riapertura di queste ultime.
La nuova programmazione riferita al 2021 deve tenere conto della mancata presenza dei turisti ed è quindi volta soprattutto ai cittadini dell’area metropolitana bolognese. Sotto il profilo finanziario a fronte di una corposa diminuzione delle risorse per mancate entrate della biglietteria e del bookshop, l’Istituzione Musei che ha una propria autonomia di bilancio, si sostiene con il contributo del Comune, e da una continua attività di fund raising con partecipazione a bandi ministeriali e regionali e ricerca di sponsor.
Ora, dal 7 al 9 maggio, si svolgerà Art City 2021, una edizione speciale di Art City che per la prima volta si realizza in autonomia rispetto ad Arte Fiera.
Come ho sottolineato all’inizio di questo intervento l’apertura dei Musei non è una semplice banale azione, ma appartiene ad una visione di città, alla sua crescita culturale, ai suoi spazi, ai suoi costumi. Forse sarebbe stato opportuno riflettere maggiormente sulla loro chiusura, nel tempo dell’area arancione e rossa. Mi auguro che in futuro si possa considerare di mantenere l’apertura dei Musei a prescindere dal coloro in auge imposto dall’emergenza sanitaria”.