“Come spesso ci ripetiamo, introdurre nuovi divieti, o ordinanze, sapendo di non poterle far rispettare (perché non si vuole, perché non si è capaci di farlo o perché non esistono le condizioni oggettive per poterlo fare) non è solo inutile, ma controproducente.
Lo avevamo già detto qualche giorno fa alla notizia della nuova ordinanza sull’obbligo di mascherina nel centro storico, ma come tutti, abbiamo voluto verificare se le nostre facili previsioni erano fondate oppure no e quindi abbiamo frequentato i luoghi della movida selvaggia nelle ore serali e notturne del fine settimana.
Non credo di dare una notizia se dico che quello che abbiamo verificato è che in certe zone ed in certi orari, per esempio in via Zamboni e piazza Verdi, nelle notti tra venerdì e domenica, il rispetto dell’ordinanza è stato di fatto pari a zero. E non stiamo parlando di decine di persone, ma di migliaia di persone, assembrate per ore.
Ma quello che abbiamo osservato purtroppo, come ben sappiamo, non è il non rispetto dell’obbligo di un’ordinanza, ma il non rispetto di qualsiasi regola, comprese quelle del vivere civile. E questo non è che non centri con il contrasto alla pandemia. Tutt’altro.
Faccio un esempio. In piazza Verdi, così come nelle altre piazze e vie della movida, tutte le sere, operano venditori abusivi di birra. Sono ben identificabili, arrivano con biciclette attrezzate con contenitori carichi e punti di approvvigionamento refrigerati in zona e vendono centinaia di bottiglie di birra, abusivamente. Questo, oltre a rappresentare un traffico illegale (con vendita di birre da 66 cl a meno di 2 euro per tutta la notte) che danneggia gli esercenti che rispettano le regole e pagano le tasse, comporta ovviamente un forte consumo di alcol ai ragazzi che frequentano quei luoghi negli orari notturni, con i conseguenti effetti di ebbrezza ed eccitazione diffusi che porta spesso ad infortuni, danneggiamenti e risse, magari a colpi di bottiglie di vetro, come nel caso accaduto in via Petroni nella notte tra venerdì e sabato. E oltre a questo comporta seri problemi di sanità pubblica e condizioni del tutto favorevoli alla diffusione del virus, anche per il fenomeno diffuso di consumo promiscuo dalla stessa bottiglia da parte di più persone.
Allora se è vero che imporre divieti senza farli rispettare rischia di essere controproducente è altrettanto vero che fare piccole cose concrete può essere molto utile.
Fermare la vendita abusiva di birra nel centro storico nei fine settimana, attività illegale che danneggia gli esercenti che rispettano le regole e quindi la nostra economia, che spesso nasconde altri generi di spaccio (la birra non sempre è bionda, qualche volta è ‘bianca’), che provoca rischi anche sanitari a migliaia di giovani, che alimenta fenomeni di degrado e di totale non rispetto del decoro cittadino e della quiete pubblica, e che rischia di rappresentare una falla decisiva nel contenimento delle infezioni da Covid-19, fermare questo fenomeno, si può e si deve. Faccio appello per questo al Sindaco e alla Capo di Gabinetto Madrid”.
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