Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Marco Piazza

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BOLOGNA – Di seguito, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle):

“La ripartenza dell’ex Breda Menarini di Bologna.
Era il 2011 quando il gruppo Finmeccanica annunciò l’intenzione di voler vendere Breda Menarini Bus per concentrarsi su business più redditizi: armi e spazio. Tutto questo nonostante: Breda Menarini fosse l’ultima azienda italiana produttrice di autobus; il Trasporto pubblico locale e le sue tecnologie siano un asset fondamentale per gestire l’emergenza climatica ed ecologica già conclamata nel 2011; Finmeccanica operasse per conto della politica. Nonostante tutto ciò Finmeccanica, e quindi la politica, aveva deciso di vendere. A seguito dell’annuncio di Finmeccanica, dato peraltro in assenza di compratori, la quota di mercato nazionale del 36% di Breda Menarini scende drasticamente dato che il mercato aveva perso fiducia in un’azienda il cui futuro diventava incerto.

In quanto consiglieri comunali di Bologna, sede di questa importante azienda che allora impiegava 300 dipendenti, ci attivammo subito sia per difendere una realtà produttiva di prim’ordine ma anche per prendere le distanze dalla logica del profitto a cui la politica nazionale si era sottomessa con la scelta di dismettere un business strategico per il futuro del paese per puntare su altri più redditizi tra cui persino il mercato delle tecnologie da guerra.

Rivendicammo quindi, non solo la tutela dell’occupazione del sito bolognese, ma la guida che la politica deve assumere per gestire l’emergenza climatica e la mobilità. Presidiare settori strategici come quello degli autobus. Non ragionare come un’azionista qualunque.

Il primo ordine del giorno del Movimento 5 stelle a mia prima firma per difendere la Breda, era del 2012 e fu approvato da questo Consiglio comunale all’unanimità con anche la firma dell’allora capogruppo del Partito Democratico Sergio Lo Giudice. Cominciò un percorso che ci ha visti impegnati per anni nel tormentato salvataggio di questa impresa e nel preservare il suo prezioso know how con i lavoratori e con la Fiom guidata dall’indimenticabile Bruno Papignani con cui ho avuto la fortuna di collaborare in questa avventura. Bruno è purtroppo scomparso nel luglio 2019 quando avevamo appena messo in sicurezza l’azienda. Ha voluto resistere fino alla fine.

Ho fatto questa lunga premessa per spiegare quanto sia importante e significativa la giornata di oggi in cui l’ex Breda (oggi Industria Italiana Autobus) ha presentato in Piazza Maggiore due nuovi mezzi con propulsione innovativa: elettrica e metano liquido. Suo progetto e realizzazione.

Oggi Breda è finalmente ricapitalizzata, con un forte azionariato pubblico. È inserita in un progetto nazionale che coinvolge anche lo stabilimento di Flumeri. Sono state fatte nuove assunzioni. Ci sono piani industriali e di sviluppo per autobus innovativi a trazione elettrica. Un sogno se penso a quello che abbiamo passato tra il 2011 e il 2019 in cui era seriamente a rischio la sopravvivenza.

Bene quindi, ma non è finita. Servono urgentemente investimenti sullo stabilimento di Bologna che è ancora fermo a 10 anni fa. Deve poter restare al passo con i tempi, con la necessità di innovare e proporre mezzi sostenibili. Essere capace di vincere le sfide di un mercato competitivo con forti player internazionali che negli ultimi 10 anni hanno fatto ricerca e non lottato per la sopravvivenza come è purtroppo accaduto da noi.

Servono tecnologie all’altezza degli obiettivi che l’azienda si è posta. Bene ha fatto oggi il sindaco Lepore a sollecitare su questo gli azionisti pubblici. E bene hanno fatto gli assessori regionali Colla e Corsini a ricordare quanto sia centrale il trasporto pubblico nella transizione ecologica.

In conclusione voglio ricordare l’ordine del giorno che su mia proposta questo Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’8 marzo 2021. Era dedicato al grande Bruno Papignani, grazie al cui impegno oggi l’ex Breda era in Piazza a presentare i suoi nuovi mezzi. In quell’ordine del giorno si auspicava che gli stabilimenti di Bologna o parte di essi venissero dedicati a lui.

Oggi è il giorno giusto per rilanciare un ricordo del grande Papignani.
Grazie Bruno, quello di oggi è stato anche un tuo successo”.