Consiglio comunale, la presidente Maria Caterina Manca ha ricordato Antonio La Forgia

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Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio

luttoBOLOGNA – La presidente Maria Caterina Manca ha ricordato oggi in Consiglio comunale Antonio La Forgia.
Al termine, il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.

“Oggi 13 giugno apriamo la seduta del consiglio comunale con il ricordo di Antonio La Forgia, venuto a mancare venerdi 10 giugno, dopo avere scelto, la sedazione profonda continuativa avvalendosi della legge sulla disposizione anticipata di trattamento, percorso scelto con consenso informato, dopo un anno e mezzo di lotta contro un tumore inguaribile.

La Forgia è stato un grande protagonista della vita politica bolognese e nazionale.
Nato a Forlì nel 1944 si era laureato in fisica, eletto nel Consiglio comunale di Bologna nel 1970, ha ricoperto dapprima l’incarico di Assessore per l’organizzazione e la gestione del personale e poi, fino al 1990, quello di Assessore all’innovazione.

È stato presidente della Regione Emilia Romagna dal 1996 al 1999, poi presidente dell’Assemblea legislativa regionale dal 2000 al 2005 e successivamente deputato della Repubblica.
Da tutti riconosciuto come un intellettuale dal pensiero rigoroso, sul piano culturale e politico disponibile al confronto, capace di guardare le cose da diverse prospettive, in continua ricerca anche controcorrente ma sempre costruttiva.
Determinato, lucido e coraggioso, lo è stato fino alla fine andandosene “in silenzio accompagnato da un gesto di coscienza civile”.
Politico brillante anticonformista e innovatore e non rinnovatore (“non amava il rinnovamento nella continuità”), riteneva che la crescita economica della nostra regione dovesse vedere compartecipi tutti, i lavoratori in primis, condizione necessaria della qualità del lavoro e dell’efficienza della produzione. Sottolineava, già allora, la necessità di una crescita della qualità urbana sostenibile, attenta agli aspetti culturali e sociali, alla tutela dell’ambiente e della salute.
Uomo ironico, consapevole che in politica era fondamentale esserlo per non diventare “uomini noiosi e finanche pericolosi”.
Carmine Fotia, suo amico di una vita, lo definisce uno scienziato prestato alla politica che proprio, in virtù della sua formazione scientifica riteneva che “l’inadeguatezza e l’incompetenza fossero il peggiore errore della politica”.
Per il suo valore come uomo politico e amministratore, La Forgia è stato ricordato dalle più alte istituzioni civili e dall’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi che ha ricordato come ci abbia insegnato “a guardare l’orizzonte”.

Ci uniamo al dolore dei familiari e omaggiamo la memoria di Antonio La Forgia con un minuto di silenzio”