Bologna

Consiglio comunale, il secondo intervento d’inizio seduta del consigliere Filippo Diaco

BOLOGNA – Di seguito, l’intervento d’inizio seduta del consigliere Filippo Diaco (Anche tu Conti):

“Giornata mondiale in memoria delle Vittime della strada.
Domenica 21 novembre si è celebrata la giornata mondiale in memoria delle Vittime della strada, che è stata istituita dall’ONU nel 2005 con l’obiettivo di dare “giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie e al contempo rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada”. In Italia è stata formalmente istituita con legge n. 227 del 29 dicembre 2017. L’osservatorio metropolitano ci restituisce dati in forte aumento rispetto al 2020, quanto al numero di incidenti stradali: nel primo semestre del 2021 i sinistri sono stati 1581 (di cui 806 nella sola Bologna) con 2038 infortunati e 36 decessi. Ovviamente, non si possono fare paragoni solo con il 2020, perché per molti mesi non ci siamo potuti spostare a causa del lockdown. Tuttavia, i numeri sono alti in assoluto, anche paragonati agli anni precedenti e ci sono alcuni dati significativi, da tenere in considerazione. Ad esempio, sono in aumento, in particolare, gli incidenti tra i motociclisti. L’aspetto più rilevante è quello della distribuzione settimanale e oraria dell’incidentalità. I sinistri avvengono prevalentemente all’orario di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro, con un picco il venerdì e verso le ore 17. Questo elemento ci interroga sul tema dello Smart working, che prosegue tra sorti alterne anche in questa fase di emersione dalla pandemia da Covid-19. Gli spostamenti da e per i luoghi di lavoro determinano un numero di incidenti cosiddetti in itinere su cui anche l’Inail ha più volte puntato l’attenzione. Incentivare il ricorso al lavoro da remoto, ove possibile e per le mansioni che lo consentono, resta auspicabile anche per un fattore di sicurezza. Diventa invece fondamentale prevedere percorsi di educazione stradale per i centauri, che sono spesso molto giovani e, aggiungo, per coloro che utilizzano il monopattino elettrico: l’estate ci ha restituito la triste cronaca di diversi incidenti, anche mortali, che hanno coinvolto questi nuovi mezzi. Ai corsi basici previsti per il conseguimento della patente motociclistica occorre affiancare una formazione che insista maggiormente sul rispetto delle regole e sui pericoli che l’eccessiva velocità, i sorpassi azzardati e i comportamenti superficiali possono riservare alle due ruote. Lo stesso deve valere per le due ruote dei monopattini, per cui da tempo auspico una regolamentazione più stringente da parte del Governo”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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