Gli interventi in Aula del vicepresidente Marco Piazza e della presidente Luisa Guidone
BOLOGNA – In apertura della seduta del Consiglio comunale di oggi, il vicepresidente Marco Piazza ha ricordato Arcangelo Caparrini, sindacalista della Cgil e amministratore del Comune di Bologna negli anni ’60 recentemente scomparso.Successivamente la presidente Luisa Guidone ha ricordato Davide Fabbri, l’esercente ucciso sabato scorso, durante un tentativo di rapina nel suo locale.
Al termine dei due interventi il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.
L’intervento del vicepresidente Piazza
“Ricordiamo oggi come Ufficio di Presidenza, Arcangelo Caparrini, ex amministratore della città di Bologna, classe 1926, scomparso il 28 marzo.
Caparrini negli anni 50 era stato un giovane sindacalista della Cgil nelle categorie dei tessili, dei chimici e poligrafici, in anni particolarmente difficili e teatro, di aspre lotte caratterizzate dalla voglia di riscatto di contributo dei lavoratori bolognesi alla ricostruzione della città dopo la tragedia della guerra. Caparrini nel sindacato partecipò anche alla redazione della “Voce dei lavoratori”, storico giornale della Cgil di quel tempo. Il clima era duro, di repressione, ma Arcangelo Caparrini non si sottrasse ai suoi doveri, alla sua passione di sindacalista e nel 1955, consapevole dei rischi, partecipò ad un’assemblea sindacale in una fabbrica. Solo per questo fu arrestato e incarcerato a San Giovanni in Monte. Erano anni in cui si finiva incarcerati anche solo se si distribuivano le mimose durante la giornata internazionale della donna comportava la carcerazione. Su questi episodi e su quelle incarcerazioni Bolognesi di quegli anni è stato anche realizzato un documentario, trovate il trailer su internet, dal titolo “Paura non Abbiamo”. Nell’ambito di questo documentario, Caparrini fu intervistato e ricordò quelle giornate dicendo che ‘In carcere le giornate sono tremende, mi hanno dato la sensazione del peso della carcerazione‘.
Nel 1960, insieme al Sindaco Giuseppe Dozza divenne assessore. Eletto nel gruppo Due Torri del Partito Comunista Italiano, fu assessore per due mandati: nel primo fu Assessore supplente con delega a Igiene, Polizia Municipale e Sanità e poi assessore effettivo al Personale. Nel secondo mandato da Sindaco di Dozza, nel 1964, fu assessore alla Polizia municipale e Igiene. Fu uno dei padri delle delle prime pedonalizzazioni nel centro storico. Tra le sue azioni amministrative più rilevanti, le iniziative che portarono alla pedonalizzazione della centralissima via D’Azeglio.
Terminato l’impegno in politica, Caparrini, che amava molto Bologna, per preservare le tradizioni cittadine e il suo dialetto della città fonda con alcuni amici un’associazione che aveva proprio lo scopo di preservare e valorizzare la storia e la cultura Bolognese. Tra i fondatori di questa associazione i suoi amici Odette Righi, famosa poetessa Bolognese, e Luigi Lepri, ad oggi uno dei massimi punti di riferimento per il dialetto Bolognese. Ma oltre alla città, Caparrini amava le persone, gli piaceva stare con la gente, tanto che arriva persino a diventare il proprietario di una nota osteria bolognese, proprio perché gli piaceva il contatto con le persone.
Questo era Arcangelo Caparrini, la vita di un bolognese, e approfondendo la sua vita si imparano cose della nostra città, di anni veramente difficili che la segnarono profondamente”.
L’intervento della presidente Guidone
“Oggi è però doveroso, in apertura di questa seduta, effettuare un altro intervento da parte dell’ufficio di Presidenza e quindi a nome del Consiglio comunale desidero esprimere cordoglio e vicinanza ai famigliari dell’esercente Davide Fabbri, ucciso con un colpo di pistola sabato scorso, durante un tentativo di rapina nel suo locale nella frazione Riccardina di Budrio, in provincia di Bologna.
È stato ucciso per aver reagito alla richiesta di denaro di un malvivente armato che aveva fatto irruzione nel suo locale. Nella stessa circostanza sono state anche ferite alcune persone, a cui tutti noi auguriamo di rimettersi prontamente. Si tratta di un fatto efferato e grave, che colpisce chi svolge con correttezza e serietà, quotidianamente, il proprio lavoro.
La comunità tutta, anche attraverso la fiaccolata di ieri sera, ha espresso sdegno e condanna contro simili fatti di violenza, che mettono in pericolo la sicurezza delle comunità. A questa fiaccolata ha preso parte anche il Sindaco di Bologna, che oggi non può essere qui per impegni istituzionali, insieme alle autorità regionali e ai Comuni limitrofi.
Auspichiamo che le forze dell’Ordine e la Magistratura pervengano al più presto ad arrestare e punire l’autore del reato. Chiedo quindi al Consiglio comunale di osservare un minuto di silenzio in ricordo di Davide Fabbri e di Arcangelo Caparrini”.