Consiglio comunale, approvato un ordine del giorno sul Museo della comunicazione Pelagalli

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Presentato dalla presidente del Consiglio Maria Caterina Manca in apertura di seduta

BOLOGNA – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per preservare e promuovere il progetto del Museo della comunicazione Pelagalli. L’ordine del giorno, condiviso dall’Ufficio di Presidenza con la Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari, è stato presentato in apertura di seduta dalla presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, che prima di darne lettura, lo ha così introdotto:

“Prima di dare inizio agli interventi di inizio seduta di oggi, apro la seduta consiliare presentando come Ufficio di Presidenza un ordine del giorno che abbiamo condiviso con la capigruppo, sul Museo della comunicazione “Mille voci…mille suoni” che nasce nel 1989 e oggi raccoglie una collezione di più di duemila pezzi, originali e funzionanti, capaci di raccontare l’evoluzione dei mezzi di comunicazione. Di particolare rilevanza il salone dedicato a Guglielmo Marconi, con rari pezzi che testimoniano la grande statura dello scienziato bolognese e che conserva la collezione filatelica a lui dedicata, proveniente da tutto il mondo.
Per il suo alto valore culturale, il Museo è stato dichiarato nel 2007 Patrimonio Unesco per la Cultura e il suo fondatore Giovanni Pelagalli ha ricevuto molteplici riconoscimenti. Voglio ricordare, in particolare, l’ultimo in ordine di tempo che ci riguarda, ed è la Turrita d’Argento, conferita dal sindaco Virginio Merola lo scorso anno, precisamente a maggio 2021.
Per la sua importanza, il Museo Pelagalli è da tempo all’attenzione del Consiglio comunale, che in più occasioni ha approvato all’unanimità degli ordini del giorno.
Quest’anno, in occasione del 150esimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, intendiamo rinnovare l’attenzione sulle tematiche ancora aperte riferite al museo, proponendo, appunto questo ordine del giorno per la seduta di oggi”. el giorno per la seduta di oggi”.

L’ordine del giorno è stato firmato in aula da tutte le consigliere e tutti i consiglieri.