Crescere e educare i bambini a contatto con la natura fa bene, non solo alla loro salute: il seminario ha esplorato le molte buone ragioni per portarli fuori, a scuola e a casa.
Prendendo spunto da un libro “Fuori” edito da Franco Angeli, curato da Monica Guerra e scritto a più mani, l’argomento è stato affrontato con uno sguardo multidisciplinare che consente di leggere la complessità del rapporto tra educazione e natura (che non è un incontro semplice, né semplificabile, né da semplificare) e attraversarlo da più punti di vista affidando la discussione al contributo di pedagogisti, educatori, studiosi ed esperti di differenti ambiti disciplinari.
E’ stato dimostrato che quando i bambini fanno esperienza diretta di gioco e apprendimento in contesti di natura, questo contribuisce al loro sviluppo cognitivo, fisico, sociale ed emotivo. Quando la natura fa parte della loro vita quotidiana, i bambini tendono ad essere più felici, più sani, più intelligenti, più collaborativi e più premurosi. Le esperienze basate sull’ambiente esterno, promuovono l’immaginazione, la capacità di risolvere problemi, la fiducia in sé, l’empatia.
Entrare in intima relazione con il mondo naturale che li circonda, dona ai bambini un senso del luogo, un legame con il loro luogo. Fare esperienze significative in natura durante l’infanzia, in compagnia di un adulto familiare attento, aiuta inoltre a coltivare un atteggiamento di responsabilità nei confronti dell’ambiente .
Questo non significa tornare indietro rimpiangendo il passato, né essere contrari alle nuove tecnologie, ma ri-aggiustare l’equilibrio che permette ai bambini di giocare apprendere e crescere con la natura come parte integrante della loro quotidianità.
I relatori intervenuti, hanno interpretato questi pensieri con un dialogo a più voci; dal pensiero universitario di Monica Guerra e Michela Schenetti (università di Milano-Bicocca e di Bologna), alla pratica di un agronomo esperto in orti, Emilio Bertoncini, allo sguardo di una illustratrice Sara Vincetti all’estro di Gianni Manfredini che ha allietato e concluso la mattina con uno spettacolo che ha piacevolmente costretto tutti i partecipanti a spostarsi dall’interno della sala al “fuori”.
Fare esperienze nel giardino della scuola o in un bosco, costruire un orto, prendere appunti e fare schizzi su un taccuino in giro per spazi verdi, costituiscono opportunità importantissime per i bambini e i loro adulti accompagnatori, che in una città come Ferrara possono sicuramente ritrovare.
A cura di Donatella Mauro, dirigente dell’Istituzione Servizi Educativi e scolastici del Comune di Ferrara
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