A tema la definizione di pane fresco e pane conservato dopo l’approvazione della Legge Regionale n.21/2017 con le disposizioni in materia di produzione e vendita del pane. Interverrà Gloria Lisi Vicesindaca di Rimini
RIMINI – E’ in programma Domenica 18 Marzo, alle ore 12.30 presso il ristorante Quo Vadis di Rimini, l’annuale Assemblea dell’Associazione Panificatori e del Consorzio Panificatori della Confartigianato di Rimini. Interverrà Gloria Lisi Vicesindaca di Rimini
Al centro dei contenuti l’iniziativa legislativa della Regione Emilia Romagna, che anche con l’importante contributo della Confartigianato ha disciplinato l’attività di produzione e vendita del pane e dei prodotti da forno, soprattutto nell’ottica della loro valorizzazione.
Il Provvedimento, adottato in conformità alla vigente normativa comunitaria e nazionale, risponde espressamente alla duplice esigenza di valorizzare la professionalità artigiana, nonché promuovere la modernizzazione e lo sviluppo dell’attività di panificazione, garantendo altresì il diritto del consumatore alla corretta informazione.
Il Pane fresco è quello venduto entro le 24 ore dalla conclusione del processo produttivo – processo di produzione continuo per il quale non intercorra un intervallo di tempo superiore alle 72 ore dall’inizio della lavorazione fino al momento della messa in vendita – e tenuto in scaffali riservati, con la dicitura “pane fresco”. Il pane conservato, il pane ottenuto da cottura di impasti, il pane surgelato, invece, devono essere tenuti confezionati in ambiti appositi, separati dal pane fresco, con dicitura ed etichettatura appropriata, riportando lo stato e il metodo di conservazione utilizzato.
L’impresa che provvede alla lievitazione, alla cottura o completamento di cottura, ovvero alla sola cottura o completamento del prodotto è tenuta ad esporre in modo visibile nei propri locali l’avviso che la stessa provvede esclusivamente alle fasi di cottura o di completamento di cottura.
E’ vietato l’uso di denominazioni quali “pane di giornata”, “pane appena sfornato” e “pane caldo”, nonché ogni ulteriore denominazione atta ad indurre in inganno il consumatore.
L’Associazione Panificatori della Confartigianato di Rimini – che rappresenta oltre 50 panificatori locali – ha avviato da alcuni anni precise strategie tese a promuovere e valorizzare presso i consumatori la produzione ed il consumo del pane e dei prodotti da forno freschi e appena sfornati, in competizione con la produzione industriale o precotta, in nome della buona, genuina e sana alimentazione. Una particolare attenzione è rivolta inoltre alle tipologie di pane dedicate ai celiaci e a quanti non tollerano la presenza di glutine.