FORLÌ-CESENA – RIMINI – “Sarà un Ferragosto amaro per tanti agricoltori: la politica va in vacanza ma in campagna i problemi si aggravano giorno dopo giorno, i conti non tornano e le aziende agricole sono davvero in carenza di ossigeno. Dall’alluvione di maggio ad oggi ci sono state solo tante spese da affrontare e mancati guadagni per le produzioni decimate, tutto ciò pregiudica la tenuta del sistema. Le imprese del settore primario hanno bisogno di liquidità, qui e ora, non di promesse: la speranza era di vedere qualche euro prima di agosto, ma l’attesa continua, e se un mese in più a Roma sembra poca cosa, in Romagna è un incubo che prosegue e di cui, purtroppo, ad oggi non si vede la fine”. Il quadro è tracciato da Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.
Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini ribadisce come sia fondamentale fare presto: il fattore tempo è per l’agricoltura più dirimente che altri comparti. L’associazione sollecita le istituzioni anche per quei famosi 20mila euro che dovevano arrivare, come misura una-tantum, a tutte le aziende colpite. “Avrebbero rappresentato un segnale e un piccolo aiuto per mettere in atto i primi interventi – rimarca il direttore – Tra l’altro questa misura doveva essere portata avanti dalla Protezione civile regionale nella fase di emergenza. Ora la ricostruzione è in mano al Commissario Figliuolo a cui chiediamo, come abbiamo già fatto con la politica, celerità: non amiamo gli allarmismi, è una richiesta che facciamo con il cuore in mano e un groppo in gola, ma la situazione è davvero al limite perché il nostro comparto è stato colpito su più fronti. Durante l’emergenza Covid lo Stato è intervenuto con decreti che hanno assicurato risorse in tempi rapidi: per il nostro territorio ciò che è accaduto è peggio della pandemia – conclude Luca Gasparini – ecco perché serve intervenire qui e ora”.