Un’iniziativa per valorizzare e raccontare la figura dello Chef francese e il suo legame con il territorio piacentino
PARMA – Un concorso per conoscere e approfondire la maestria di un grande Chef francese come Georges Cogny raccontandolo attraverso le infinite espressioni della creatività tra cucina e comunicazione. Questa l’idea alla base del concorso lanciato dall’’Istituto agrario e alberghiero “Ranieri Marcora” di Piacenza, in collaborazione con ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Rivolto agli studenti del 5° anno, il concorso rientra in una serie di iniziative che vedono coinvolte le due scuole, fra lezioni e masterclass. Occasioni di approfondimento e orientamento anche per dare ai ragazzi una visione del percorso che li attende nella scelta della loro futura professione.
In particolare l’obiettivo del “Georges Cogny Legacy” – questo il nome del concorso – è quello di avvicinare i ragazzi alla figura al grande Chef, originario di Versailles ma naturalizzato italiano, che dopo essere arrivato a Farini (PC), insieme alla moglie Lucia Cavanna, apre la Locanda Cantoniera attingendo alle tradizioni locali e ai suoi prodotti per creare piatti del territorio tratteggiati nelle sfumature della tecnica gastronomica francese.
Il rapporto tra ALMA e lo chef Cogny è stato ulteriormente valorizzato quando nell’ottobre 2018, è stata inaugurata nella biblioteca della Scuola la sezione “Georges Cogny” con gli oltre 200 libri della collezione personale dello chef, donati dalla moglie Lucia Cavanna ad ALMA. “ALMA è particolarmente lieta di annunciare questo concorso dedicato a Georges Cogny – spiega il Direttore Generale della Scuola, Andrea Sinigaglia – che punta alla conoscenza presso le giovani generazioni di questo Chef, la sua storia umana, il suo amore per Piacenza e come ha portato la tradizione francese in una remota valle piacentina, generando grandi allievi come Massimo Bottura e Isa Mazzocchi. Inoltre vuole rendere presente oggi il percorso che Cogny ha fatto nella sua modernità che, come sempre ci piace dire ad ALMA, rappresenta un esempio, ovvero “la più grande forma di insegnamento”.
Ed è proprio a partire da questo assunto che il concorso si sviluppa, incentrato tanto sulla cucina quanto sulla creatività, coinvolgendo diverse aree espressive, nuove e moderne forme di comunicazione che daranno agli studenti la possibilità di ricordare lo Chef utilizzando un linguaggio e dei media a loro più affini come: video, rappresentazioni grafiche, fotografiche e testuali.
Per gli studenti dopo una prima fase di approfondimento dedicata alla storia di questo cuoco con i docenti ALMA e la chef piacentina Isa Mazzocchi, seguirà la spiegazione del regolamento per il concorso. I ragazzi si confronteranno poi con Alberto Bordin, sceneggiatore, esperto di regia e storytelling che illustrerà le possibili strade per finalizzare il progetto: “Il mio compito sarà quello di introdurli allo storytelling, a come si racconta una storia e come i vari mezzi possono venirti in aiuto. Per i ragazzi sarà una piccola sfida per mettersi alla prova in questo ambito”. I progetti realizzati saranno poi selezionati e valutati da ALMA che sceglierà il vincitore del contest nel prossimo mese di maggio. Il premio finale infatti sarà uno stage formativo in ALMA, nell’ambito della cucina, della pasticceria, della sala o della hotellerie a seconda del percorso formativo dell’allievo.
In occasione della giornata di premiazione, che si svolgerà presso l’Istituto Ranieri Marcora a maggio, saranno coinvolti gli allievi, i docenti, i rappresentanti di entrambe le Scuole. “L’Istituto Raineri Marcora – aggiunge la dirigente scolastica Teresa Andena – ha colto con entusiasmo l’occasione del concorso per ricordare l’importanza di Georges Cogny per la cucina piacentina. Il valore di Cogny non sta solo nella sua storia personale, l’Antica Osteria del teatro e la Cantoniera ma nelle storie dei suoi allievi, per cui ha avuto un ruolo di mediatore tra la loro tradizione famigliare e umana e la loro storia di cuochi. Quando Cogny è arrivato a Piacenza non c’era una scuola alberghiera e nemmeno un luogo di elaborazione culturale delle tematiche legate alla cucina. I locali erano trattorie e le scelte ristorative erano omologate e tradizionali. Cogny ha fatto fiorire un deserto, ha cambiato questo territorio, ha dato uno scatto creativo, non solo a Piacenza. Quando parlo di “mediazione” intendo dire che molti degli attuali cuochi che rappresentano l’alta ristorazione hanno avuto grazie a Cogny nuove idee e le hanno realizzate alla luce della loro personale cultura. Si è sviluppata una fusione di idee e culture che danno alla ristorazione piacentina un’identità che ha l’impronta di Cogny. Sono felice che i nostri ragazzi possano conoscere più da vicino questo processo umano e culturale e credo sia molto importante riuscire a cominciare questa riflessione e ricerca in un anno come questo. Il nostro Istituto sta cercando di non sedersi e anzi di dare opportunità ai ragazzi nonostante la desolazione portata dalla pandemia”.
“Sono molto emozionata per questa iniziativa della scuola alberghiera di Piacenza – commenta Lucia Cavanna Cogny – e sono grata ad ALMA per aver sempre dimostrato grande rispetto per mio marito, lo hanno premiato quando ancora era in vita, c’era ancora Gualtiero Marchesi e per lui fu un grande regalo. Poi hanno accolto e valorizzato la sua biblioteca a Colorno e ora raccontano Georges ai ragazzi che diventeranno cuochi. Sono estremamente grata al direttore di ALMA Sinigaglia. Georges sarebbe molto fiero”.
Foto: GEORGES-MARCHESI