Concordato, necessaria una proroga

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MODENA – “Per evitare i pasticci degli ultimi tempi – ogni riferimento alla patente a crediti del settore casa e all’assicurazione obbligatoria contro le calamità non è puramente casuale – è necessario che la scadenza del 31 ottobre per aderire al Concordato preventivo biennale venga prorogata al 30 novembre, un rinvio necessario per consentire alle imprese coinvolte di aderire alla nuova norma con piena coscienza”. Anche Giuseppe Borri, responsabile della consulenza fiscale di CNA Modena, chiede il posticipo di una scadenza troppo ravvicinata per rispondere ai dubbi delle imprese.

Peraltro, non bisogna dimenticare che alla complessità di questa norma, del tutto nuova, è dovuta anche alla tardiva pubblicazione della circolare esplicativa da parte dell’Agenzia delle entrate e della presentazione dell’emendamento al decreto omnibus (relativo al ravvedimento speciale per le annualità 2018-2023), determinanti ai fini dell’adesione al concordato.

“Non bisogna sottovalutare – continua Borri – la difficoltà nel rispettare gli obblighi relativi al termine di presentazione dei dichiarativi, soprattutto in una fase in cui l’attività di consulenza e di supporto alle imprese, chiamate ad esprimere la propria scelta di aderire o meno al Concordato, è già ai massimi livelli. Come CNA Modena, siamo impegnati in ognuna delle nostri sedi sul territorio a spiegare alle imprese i termini e le possibili conseguenze del concordato, ma abbiamo bisogno di più tempo affinché gli imprenditori compiano scelte consapevoli”.

“L’esperienza ci insegna – rimarca Francesco Stagi, segretario provinciale di CNA – che la fretta può generare gravi inconvenienti. Temiamo che, con gli attuali termini di adozione del concordato, possano ripresentarsi le problematiche riscontrate in precedenti misure, come nel caso della patente a crediti. Il termine ravvicinato del 31 ottobre rende il concordato una sorta di prendere o lasciare che poco si confà con un fisco che voglia essere più collaborativo, meno autoritario e più autorevole nei confronti dei contribuenti. Se non ci saranno proroghe riteniamo che il concordato si rivelerà un flop per il governo”.