BOLOGNA – Oggi, mercoledì 30 novembre a partire dalle 20.30, al Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, in via San Vitale 63, si svolgerà un doppio appuntamento di “La città delle donne”, la rassegna curata da Anna Maria Tagliavini e realizzata nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016, per celebrare i novecento anni del Comune di Bologna attraverso alcune delle figure femminili illustri della città.
Il programma
Si inizia alle ore 20.30 con la presentazione di “Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano”, il primo libro che racconta la storia del rock femminile italiano, scritto da Jessica Dainese, a cura di Oderso Rubini. Il testo verrà introdotto per l’occasione dagli autori e dalla scrittrice e cantautrice bolognese Grazia Verasani.
Con un balzo nel XXI secolo si conclude “la città delle donne” che negli scorsi mesi, ha
Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano
Per la prima volta viene raccontata in un libro la storia del rock femminile italiano. Dai primi complessi beat di donne degli anni ‘60, attraverso il punk, la scena Riot Grrrl, fino al rock di oggi: racconti di donne che hanno fatto o stanno facendo la storia del rock femminile in Italia. È ancora una volta il punk a stimolare la nascita delle prime all-female bands e sebbene quasi nessuna di esse (Clito, Antigenesi, Remote Control) abbia inciso dischi, hanno avuto un ruolo fondamentale. Hanno ispirato altre donne a
Il secondo periodo, quello che va dagli anni ‘90 alla fine del secolo, è caratterizzato all’estero da una comunicazione che si sofferma più sull’aspetto ‘modaiolo’ che sui contenuti musicali (Hips, Lips, Tits, Power il titolo di un articolo apparso su Q nel ‘94), ma vede parallelamente la crescita di un movimento Riot Grrrl italiano (Le Bambine Cattive, My Sisterical), e gruppi femminili (Motorama, Mumble Rumble) autonomi per la qualità dei progetti e la determinazione nel realizzarli. Oggi non è più un problema di genere: sono tante e sono brave, parlano di temi sociali e femminili, suonano sempre meglio anche strumenti tipicamente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ed hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi più.
Jessica Dainese è nata e cresciuta sui Colli Euganei. È quindi costretta, in giovinezza, a lasciare il paese natìo alla ricerca di luoghi più consoni a saziare le sua fame di rock: prima gli Stati Uniti, poi l’Inghilterra. Dopo una lunga militanza nella scena underground internazionale, nel 2001 inizia a collaborare con l’inserto Alias de Il Manifesto, pubblicazione per cui scrive tutt’oggi. Ha scritto anche per Rolling Stone, Vogue Italia, Rumore, Ritual, Max, Punkster, Blow Up, ed estratti dai suoi articoli e fanzine sono stati citati in libri quali Riot Grrrl: revolution girl style now! (Black Dog Publishing, London, 2007) e Le mie cose (Bruno Mondadori, 2005). Nel 2010 pubblica il libro La felicità è una fetta di vinile, e nel 2011 Le Ragazze del Rock (Sonic Press/ NdA, a cura di Oderso Rubini), al quale è stato affiancato anche un cd (Spit/Fire 2012).
Caterina Barbieri (Bologna, 1990) è una compositrice e performer di musica
Kali Malone (Colorado, 1994) è compositrice e chitarrista americana di base a Stoccolma, dove studia composizione elettroacustica presso la Royal University of Music. Compone musica in just intonation per sintetizzatore Buchla, organo e strumenti a corda, e ha esordito discograficamente nel 2014 con uno split tape condiviso con Caterina Barbieri sotto i rispettivi pseudonimi Medicine Bow e Morbida. Ha inciso per etichette svedesi e americane progetti musicali in solo (Tragic Chorus, Bleak Environment/ XKatedral 2016), duo (Sorrowing Christ con Aaron Miller Rehm, Ascetic House 2016) e come componente del quartetto audio-visuale Hästköttskandalen (Space Girls, Fylkingen 2015). La sua musica è stata presentata in vari contesti internazionali di musica sperimentale, come Norbergefestival (SE) e Atonal (DE).
“CONCIVES 1116 – 2016. Nono centenario del Comune di Bologna”
Un grande anniversario come quello dei nove secoli di vita del Comune di Bologna offre l’opportunità di ripercorrere l’itinerario compiuto dalle tante generazioni che ci hanno preceduto per acquisire una rinnovata consapevolezza delle risorse comuni e per proiettarci verso il futuro cercando di realizzare le aspettative del presente. Così le celebrazioni non si sviluppano solo sul filo della memoria, ma anche su quello della contemporaneità: i 900 anni sono infatti uno stimolo per riflettere su temi attualissimi come quello delle trasformazioni istituzionali in corso attraverso la formazione del Comune metropolitano o quello dell’inclusione dei nuovi cittadini.
Tutto il programma su http://nonocentenario.comune.bologna.it/eventi/
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