Bologna

Concerto di Natale: Simona Molinari in “Loving Ella” il 27 dicembre a Imola

Mercoledì prossimo alle ore 17.30 appuntamento al Teatro Ebe Stignani

IMOLA (BO) – Mercoledì 27 dicembre alle ore 17.30 andrà in scena, presso il Teatro Ebe Stignani di Imola, “Loving Ella”, lo spettacolo di Simona Molinari in omaggio al centennale della nascita di Ella Fitzgerald.

Il concerto sarà il regalo natalizio offerto come ogni anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, con la direzione artistica di Emilia Romagna Festival.

Ella Fitzgerald, detta“Mamma Jazz”, una delle più influenti cantanti di tutti i tempi, magistrale nell’uso della voce, nell’invenzione e nell’improvvisazione, uscì dal nulla degli orfanotrofi dei quartieri poveri di New York per infiammare il mondo con la sua voce. In pochissimo tempo arrivò, dalle scene dei miseri teatri, ai dischi e alle raccolte dove ancora riverbera il suo talento. La vita controversa e gli amori difficili, da un lato, i 40 milioni di album e una serie di compositori a sua disposizione, da Gershwin a Porter, da Berlin a Ellington, dall’altro. Ella Fitzgerald è stata assieme a Billie Holiday e Sarah Vaughan una delle più grandi cantanti jazz di sempre.

Simona Molinari sorprendentemente ha recuperato quelle atmosfere e quelle storie, con una voce capace di rendere omaggio alla vecchia maestra. Impegnata in progetti di contaminazione fra pop e jazz, fa capolino al festival di Sanremo nel 2009 per la sezione Nuove Proposte. Il suo lavoro di allora, “Egocentrica”, è arricchito dalle collaborazioni di Fabrizio Bosso e Stefano Di Battista. Nel corso del 2010 prende il via un progetto live internazionale, che si concretizza con un fortunato tour che ha visto Simona impegnata sui pachi dei migliori jazz club di Hong Kong, Macao, Shanghai e Pechino. Successivamente nel gennaio 2011 Simona si esibisce con un bellissimo sold-out in uno dei più importanti jazz club al mondo, il Blue Note di Tokio. Dopo aver partecipato anche ai Wind Music Award, Simona Molinari prende di nuovo parte al Festival di Sanremo, nel 2013, stavolta entrando dalla porta principale: duetta con il cantante statunitense Peter Cincotti con due brani, La Felicità – scritto da lei, e Dr Jekyll e Mr Hyde, scritto da Lelio Luttazzi. Se la vita fosse un cerchio ideale, se avesse binari prestabiliti, si potrebbe dire che tutto il successo e tutto il talento di Simona Molinari non sono serviti ad altro che a realizzare i suoi sogni di bambina: cantare per Ella Fitzgerald, come Ella Fitzgerald, gli stessi brani di Ella Fitzgerald.

Loving Ella è un progetto nato nel 2017 per il centennale della nascita di Ella Fitzgerald, che Simona Molinari ha voluto regalare prima che al pubblico, innanzitutto a se stessa. Il concerto si articolerà in un viaggio narrativo in cui Simona Molinari porterà in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della cantante e alcuni aneddoti biografici della controversa vita privata di Ella Fitzgerald: gli inizi, gli amori, le passioni, la malattia. Uno spettacolo che sarà un’esperienza di viaggio alla scoperta del mondo interiore ed esteriore di quella che veniva definita: “First Lady of Song”. All’interno del concerto Simona inserirà anche alcuni dei suoi brani più significativi, in modo da mostrare in che modo la musica di Ella abbia contribuito al suo stile. “Ho inzuppato le mani in tutti i vinili più belli di Ella, mi sono imbattuta in Duke Ellington, Ghershwin, Jobim, Cole Porter e ho scelto le cose che mi hanno colpito di più, quelle che mi hanno toccato il cuore”.

Sarà accompagnata nello spettacolo da alcuni grandi musicisti, sodali di vecchia data. Fabio Colella, alla batteria, vanta numerose collaborazioni, tra cui quelle con Franco Cerri, Fabrizio Bosso, Ornella Vanoni e Peter Cincotti; Fabrizio Pierleoni, al contrabbasso, che dopo aver girato il mondo collabora attualmente con diversi gruppi, tra i quali il “Bamba Quartet”, con un progetto di musica brasiliana chiamato “Diapason Latin Orchestra”; Gian Piero Lo Piccolo, sax e clarinetto, che solo di recente si è unito al gruppo; e Claudio Filippini al pianoforte, che ha frequentato tutti i festival jazz più importanti, dall’Umbria Jazz all’America profonda, arrivando a suonare con musicisti del calibro di Bollani o Herbie Hancock e vincendo premi importanti. Ha accompagnato Mario Biondi nei tour e nelle apparizioni televisive.

INGRESSO
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti
Biglietti esauriti, sono disponibili solo posti in lista d’attesa.
Per informazioni chiamare EMILIA ROMAGNA FESTIVAL al numero 0542 25747 (dal lun. al ven. ore 9-13).

BIOGRAFIE ARTISTI

SIMONA MOLINARI nasce a Napoli nel 1983. Fin da piccola si appassiona ai vecchi musical americani e inizia a studiare canto all’età di otto anni. A sedici comincia a specializzarsi nella musica jazz, studiando canto moderno, improvvisazione e vocalità nero-americana. Successivamente approda alla musica classica, conseguendo gli studi nel conservatorio di L’Aquila, sua città d’adozione.
Nel 2007 inizia a lavorare con il suo produttore Carlo Avarello per la realizzazione di un progetto ambizioso basato sulla contaminazione tra il jazz e il pop. Inizia a esibirsi nelle prime rassegne e nell’estate del 2008 viene invitata in Canada per un tour con la sua band.
Nel 2009 con il brano Egocentrica approda alla 59° edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Proposte 2009”. In occasione della partecipazione sanremese, viene pubblicato il suo primo lavoro discografico Egocentrica, arricchito dalla collaborazione di Stefano Di Battista e di Fabrizio Bosso. L’album riceverà diversi riconoscimenti tra cui il “Premio Mogol”, manifestazione che premia il miglior testo dell’anno, ma ancora il “Premio Lunezia Nuove stelle” e sempre nel 2009, con il cantautore Vinicio Capossela condivide il palco del “Premio Carosone”, rassegna curata dal giornalista Federico Vacalebre.
Il 22 giugno 2010 viene pubblicato Croce & Delizia. Il suo secondo album, scritto interamente da lei, contiene anche le partecipazioni dei Solis String Quartet, Fabrizio Bosso, ma soprattutto Ornella Vanoni. Il singolo Amore a prima vista, brano in cui duetta con la Signora della musica italiana, è stato per nove settimane consecutive la canzone più venduta di iTunes nella categoria jazz, e per due settimane nella Top Ten della classifica generale FIMI.
Nel corso del 2010 prende il via un progetto live internazionale, che si concretizza con un fortunato tour che ha visto Simona impegnata sui pachi dei migliori jazz club di Hong Kong, Macao, Shanghai e Pechino. Successivamente nel gennaio 2011 si ripete il tour asiatico; oltre alle città già citate si aggiunge anche la capitale giapponese, Simona infatti, si esibisce con un bellissimo sold-out in uno dei più importanti jazz club al mondo, il Blue note diTokio.
Il 28 maggio 2011, in occasione dei Wind Music Award tenutisi all’Arena di Verona, presenta Forse. Dopo il successo estivo del brano, entrato da subito tra i più suonati dai network italiani, il 18 ottobre 2011 Simona Molinari pubblica il terzo album Tua, che segna l’incontro dell’artista con l’elettroswing. L’album vede importanti collaborazioni artistiche con Danny Diaz, Dado Moroni e Peter Cincotti, jazzista newyorkese con il quale ha duettato nella hit radiofonica In cerca di te (Sola me ne vo per la città).
Il felice connubio artistico con il pianista newyorkese si consolida a febbraio 2013 in occasione della partecipazione al 63° Festival di Sanremo: Simona Molinari con Peter Cincotti sono in gara con i brani Dr. Jekyll Mr. Hyde, scritto da Lelio Luttazzi, e La Felicità, scritto da lei. In occasione della partecipazione al Festival viene pubblicato il quarto album dal titolo Dr. Jekyll Mr. Hyde, lavoro che vede ancora la partecipazione di artisti di fama internazionale come Gilberto Gil, Lelio Luttazzi, Peter Cincotti, Roberto Gatto e i The Sweet Life Society.
In seguito al grande successo che ha riscontrato La Felicità, è iniziato il tour 2013 che ha visto Simona partecipare alle migliori rassegne jazz della penisola, tra cui ricordiamo il concerto per Umbria Jazz all’Arena Santa Giuliana che ha avuto come ospite il chitarrista Franco Cerri, il concerto al Teatro Romano per Verona jazz festival, e il concerto per Pescara Jazz, la prima rassegna in Italia dedicata a questo genere. Inoltre Pescara Jazz ha scelto il concerto di Simona Molinari in occasione della propria presentazione del festival alla stampa americana avvenuta al Rockfeller Center di New York. Tra le altre occasioni illustri che hanno avuto Simona come ospite, ricordiamo infine la manifestazione Il Teatro del Silenzio, serata organizzata a Lajatico da Andrea Bocelli, che ha avuto come ospiti anche Riccardo Cocciante e Pino Daniele; il tenore ha invitato Simona per fare con lei un meraviglioso duetto davanti a un pubblico di oltre 10.000 persone.
Nel 2015 viene pubblicato “CASA MIA” (prodotto da Carlo Avarello su etichetta Warner Music), un piccolo gioiello musicale in cui Simona Molinari torna alle sue origini, reinterpretando per la prima volta alcuni standard jazz. Nel disco sono contenuti dieci brani evergreen, suonati dalla storica band di Simona, La Mosca Jazz Band, e arricchiti dalla preziosa partecipazione della Roma Sinfonietta, l’orchestra sinfonica di Ennio Morricone, per un disco che ben ricalca l’anima della Molinari, una delle artiste più eleganti del
panorama musicale italiano.

FABIO COLELLA batteria Ha studiato con Ettore Mancini, Fabrizio Sferra, Gianni Di Renzo (drums), Andrea Avena (music theory), Andrea Beneventano (piano), Guido Ottombrino (classical guitar)
Vanta numerose collaborazioni quali quella con Franco Cerri, Neil Zaza, Baobab International Orchestra, Tony Monaco, Italian Big Band, Bepi D’Amato, Fabrizio Bosso, Ornella Vanoni, Peter Cincotti, Bill Smith, Flavio Boltro, Irio De Paula, Stefano Di Battista, Pippo Guarnera, Max Ionata, Mauro De Federicis, Bob Stroger, Sinne Egg, Alberto Gurrisi, Dado Moroni, Mario Venuti, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Ron, JW Williams, Gianni Giudici, Stan Skibby, Francesco Buzzurro, Mauro Marino, Stevie Zee, Eric “GUITAR” Davis,  Enrico Giaretta, O.R.O., Mario Manzani, Nellie Tiger Travis, Charles Mack, Renzo Rubino, Cast Jazz Quartet, Sharon Lewis, Sator Jazz Quartet, Peaches Staten, Geoff Warren, Carlotta “Scarlatto”, Linda, Mistheria, Miradas, Patrizio Maria D’Artista, Raffaele Pallozzi, Fabrizio Mandolini, Giuseppe Continenza, Tony Fidanza, Gianluca Caporale, Animactonia, Opensaxophone Quintet and Rhythm Section, Consorzio Jazzistico Abruzzese, Awa Ly, Domingo Muzietti, Andreas Öberg, Demetrya Taylor, Fred PG, Luca Giordano, Frank “Hammond” Angelozzi, Saturnino, Stefano Cantini, Polimetra Jazz Quartet, Paolo Trivellone, Kyoji Yamamoto, Florian Opahle, Russ Green, Leszek Cichonski, Eric Mantel, Danny Diaz .
Nel 2008 entra a far parte de “La Mosca Jazz Band”, la jazz band che segue Simona Molinari sin dal principio.
Nel 2009 esce Real X, il suo primo album solista, che ha conquistato la quinta posizione nella classifica dei dischi jazz su iTunes

FABRIZIO PIERLEONI contrabbasso Ha iniziato gli studi musicali in giovane età da autodidatta, in seguito ha intrapreso lo studio del contrabbasso e del basso elettrico a Roma. Ha studiato con Maestri di fama internazionale come: Massimo Moriconi, Luca Pirozzi, Ginfranco Gullotto, Massimo Fedeli, Andrea Avena, Marco Siniscalco, M. Guarini e infine C. Baratti, con il quale si è perfezionato in musica latina. In seguito ha partecipato a numerosi seminari, arricchendo il proprio bagaglio musicale: nel 1998-99 a Lanciano in seno all’”Estate Musicale Frentana” studia con musicisti come: Cameron Brown, George Cables, Jimmy Owens, Garrison Fewell, Giulio Capiozzo, Matthew Garrison e Alain Caron. La sua attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in numerosi festival: Isola Liri blues 2004, festival Arzibanda 1999 con l’ Albert Garzone trio, poi con “Le Gran Tango Ensemble” in vari teatri abruzzesi, “Orvieto Music Festival”, “Caramanico Festival 2004”, “Etno Blues Festival 2005”. Ha partecipato a trasmissioni televisive per la televisione araba, suonando con artisti come Willi Aguero Y su Combo. Ha collaborato con artisti quali: Michele Placido, Marco Siniscalco. Attualmente collabora con diversi gruppi, tra i quali il “Bamba Quartet”, con un progetto di musica brasiliana chiamato “Diapason Latin Orchestra”.
Nel 2008 entra a far parte de “La Mosca Jazz Band”, la jazz band che segue Simona Molinari sin dal principio.

GIAN PIERO LO PICCOLO sax e clarinetto Inizia a suonare il Sax Alto per gioco da autodidatta alla tenera età di quattro anni. Si diploma in Sassofono dopo regolari studi presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo con il massimo dei voti nel 1995 e in Musica Jazz nel 2001. Nel 1999 ottiene il Titolo “Grade 8 Saxophone” presso The Associated Board The Royal Schools of Music; si Diploma nel 2002 presso la Scuola Europea d’Orchestra Jazz.
Si è esibito e ha collaborato con: Orchestra Jazz Siciliana, Gunther Schuller, Bill Russo, Jack Walrath, Paolo Fresu, Patti Austin, Dianne Reeves, Orchestra Jazz della Sardegna, Bruno Tommaso, Italian Saxophone Orchestra, Fondazione Teatro Massimo di Palermo, Orchestra di Sal Genovese, Orchestra Jazz “Duke Ellington”di Claudio Lo Cascio, Di Lella & Lino Quagliero Big Band, Flavio Boltro,Vince Mendoza, Orchestra Nazionale Italiana del Jazz, Galaxy Big Band di Bruno Biriaco, Jals Big Band di Gianni Oddi.
I progetti attuali lo vedono impegnato con Gian Piero Lo Piccolo Jazz Quartet”; la Big Band di Demo Morselli; la Band di Santi Scarcella “Ciuriciurijazz”; il Djazz Manouche Quartet; l’Hot Club Roma; il Piji ElectroSwing e Gli Aristogattoni.
E’ recente la sua collaborazione con Simona Molinari per il progetto “Loving Ella” che trova seguito nella realizzazione del disco “ Casa Mia”.

CLAUDIO FILIPPINI pianoforte Nato a Pescara nel 1982, Claudio Filippini si diploma giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Durante il suo percorso di studi ha avuto modo di incontrare musicisti come Herbie Hancock, Kenny Barron, George Cables, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia.
A 17 anni vince la sua prima borsa di studio per il Columbia College Of Music di Chicago e successivamente quelle dei Seminari Senesi di Musica Jazz (2000) e del workshop We Love Jazz con Kenny Barron (2001). Nel 2002 gli viene assegnato il 1° premio al Concorso Europeo per piano solo Yamaha Music Foundation Of Europe e l’anno successivo il Premio Massimo Urbani (Giuria e Pubblico).
Negli ultimi anni ha suonato in numerosi club e festival in tutto il mondo tra cui Sweet Rhythm (New York), Jazz Showcase e Andy’s Jazz Club (Chicago), Blue Note Jazz Club (Nagoya e Tokyo), Ronnie Scott’s (Londra), Jazz at Pearl’s (San Francisco), Montreux Jazz Festival, Umbria Jazz (Perugia), Akbank Sanat Jazz (Istanbul),The Jazz Bistro (Toronto).
Nel 2007 entra a far parte del quartetto di Maria Pia De Vito e del quintetto Apogeo di Giovanni Tommaso.
Nel 2008 realizza “Space Trip”, concept album per trio jazz ed elettronica. Il disco, presentato alla Casa del Jazz di Roma, ottiene un notevole successo di critica.
Dal 2010 al 2015 è il pianista della band di Mario Biondi e si esibisce con lui in numerose tournée nei più grandi teatri delle principali città italiane e straniere e partecipa con lui in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive come “Parla con me” (Rai 3), “Niente di personale” (La7).
Nel 2011 pubblica per la prestigiosa etichetta Cam Jazz il cd “The Enchanted Garden”, registrato in trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo e nello stesso anno con Fabrizio Bosso registra il cd “Enchantment”, omaggio a Nino Rota, registrato presso gli Air Studios di Londra con la London Symphony Orchestra.
Nel 2012 Filippini si esibisce in piano solo nell’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba (Etiopia) e, ad aprile dello stesso anno, torna a Chicago per una serie di concerti con il suo primo quintetto fondato nel 1999 insieme a Max Ionata. Si esibisce in Giappone con il quartetto di Fabrizio Bosso.
Nel 2013 costituisce un nuovo trio con Palle Danielsson al contrabbasso e Olavi Louhivuori alla batteria e insieme a loro pubblica gli album “Facing North” (Cam Jazz 2013) e “Breathing in Unison” (Cam Jazz 2014) che ottengono moltissimi consensi di critica sui principali quotidiani italiani, sul web e sulle riviste specializzate.
Nel 2015 ritorna alla testa del suo trio italiano con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo pubblicando l’album “Squaring The Circle” (Cam Jazz 2015) festeggiando così i 10 anni del sodalizio artisitico con il suo trio.
Nel 2015 viene invitato a tenere una masterclass di piano jazz e armonia presso il Columbia College of Music di Chicago e ad esibirsi in piano solo nell’Auditorium della Sherwood Community presso il medesimo istituto.
A fine 2015 Filippini fonda il sestetto “DIRTY 6” composto da Gianfranco Campagnoli alla tromba, Daniele Scannapieco al sax, Roberto Schiano al trombone, Tommaso Scannapieco al basso e Lorenzo Tucci alla batteria. Con questa band Filippini, autore dei brani e degli arrangiamenti, si esibisce ad Umbria Jazz Winter 2015 per una serie di concerti che coprono tutta la durata del festival.
Nel corso degli anni Claudio Filippini ha avuto modo di esibirsi sul palco insieme a Wynton Marsalis, Donny McCaslin, Ben Allison, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Battista Lena, Mario Biondi, Chiara Civello, Simona Molinari, Enzo Pietropaoli, Francesco Bearzatti, Bebo Ferra, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, Giovanni Amato, Max Ionata, Maurizio Rolli, Gaetano Partipilo, Nicola Conte, Dario Deidda, Nick “The Nightfly”, Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Dario Rosciglione, Fabio Zeppetella, Alfredo Paixao, Israel Varela.

SIMONA MOLINARI
in
Loving Ella
per il centennale della nascita di Ella Fitzgerald

Simona Molinari voceFabio Colella batteria
Fabrizio Pierleoni contrabbasso
Gian Piero Lo Piccolo sax e clarinetto
Claudio Filippini pianoforte

Mercoledì 27 dicembre 2017 ore 17.30
IMOLA Teatro Ebe Stignani

INGRESSO GRATUITO
con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti

www.emiliaromagnafestival.it

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CV e Foto in alta risoluzione degli artisti QUI:
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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