CESENA – La cultura si fa luogo e con la creazione di una rete bibliotecaria cittadina questa visione diventa sempre più concreta configurando un soggetto totalmente nuovo sul territorio, che punta a ricoprire un ruolo sempre più centrale nella vita della città e dei suoi abitanti. Lanciato il 13 febbraio scorso, il percorso partecipativo “Con.te.sto” approda a una fase decisiva, forte del risultato dei diversi incontri tenuti tra l’Amministrazione comunale, i cittadini, le associazioni del territorio, gli stakeholder locali e i 12 quartieri cittadini. Al centro della visione comune le biblioteche e i punti lettura da intendersi non più e non solo come luoghi dove svolgere l’attività di prestito ma come canali attivo nella mediazione tra cittadino e sfera culturale.
Il percorso, gestito dai Servizi Biblioteca Malatestiana Moderna e Partecipazione del Comune di Cesena e curato da “Bam! Strategie Culturali”, arricchito dalla traduzione nella lingua dei segni a cura di Ens Forlì-Cesena e dalla sottotitolatura a cura di FIADDA per abbattere ogni tipo di barriera, è stato caratterizzato da una serie di tavoli di ascolto e confronto nelle giornate del 4, 18 e 19 marzo. A questi si somma l’incontro del 9 marzo dedicato agli under25 e caratterizzato da una gara di idee pensata per stimolare i ragazzi a progettare un’azione per la nuova Rete bibliotecaria. Il momento conclusivo si è tenuto giovedì 25 marzo con una prima restituzione di “Con.te.sto” alla città. Il numero totale di partecipanti è stato di 241 (tra singoli cittadini, gruppi, associazioni e organizzazioni formali e informali) con un’età compresa dai 15 anni in su.
“Incontrare la città in un percorso totalmente incentrato sulle biblioteche – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – è stato essenziale ai fini di un ripensamento organico dell’attuale sistema. Partendo dalla localizzazione dei punti lettura e delle biblioteche fino a condividere riflessioni relative all’accessibilità dei luoghi, alla loro gestione, all’offerta fornita e all’aggregazione che può crearsi attorno ad essi, i cittadini hanno manifestato il bisogno di costruire e progettare gli spazi della rete in un’ottica di inclusione e accessibilità, dunque per tutti. A questo proposito è stato chiesto ai partecipanti di concentrarsi sulle possibili soluzioni e sulle proposte da implementare tra i servizi della rete bibliotecaria. I cittadini hanno evidenziato come le biblioteche possano essere portatrici di un programma educativo più informale, dedicato a temi contemporanei, organizzando momenti di divulgazione e incontro. In particolare hanno proposto l’organizzazione di momenti di sostegno allo studio, corsi e laboratori di lingue straniere, momenti dedicati a nuovi campi del sapere e nuove competenze, coding e robotica, organizzare corsi e laboratori per l’apprendimento continuo per adulti e anziani. Inoltre, spunti interessanti sono arrivati dagli under 25 secondo cui servirebbero in città più aule studio, spazi di aggregazione dove condividere i propri interessi e luoghi dove fruire di contenuti culturali. Al riguardo hanno proposto la realizzazione ulteriori aule studio e sottolineato l’importanza di avere un luogo dove potersi rilassare durante le pause e in cui poter socializzare”.
Quali dunque le proposte e le soluzioni condivise?
Rendere i punti di lettura e le biblioteche decentrate della Rete Con.Te.Sto degli spazi accoglienti, accessibili e inclusivi, con un ampliamento degli orari di apertura e con nuovi servizi di prossimità per la valorizzazione della lettura e dell’animazione sociale sui territori. Luoghi facilmente visibili, meglio segnalati, comunicati e raggiungibili con mezzi pubblici o collegati da piste ciclabili. Spazi che abbiano come fulcro la promozione del libro e della lettura e, grazie a un serie di attività organizzate, che diano origine ad una rete di “luoghi della cultura diffusi”, facendo della lettura un’abitudine sociale e un fattore di promozione del benessere individuale e collettivo.
Le nuove Biblioteche decentrate e i Punti Lettura Con.Te.Sto, possono divenire punti vitali per portare la periferia al centro dell’attenzione dei cittadini, offrendo dotazioni librarie al passo coi tempi, anche in altre lingue, e punti di riferimento per tutti i soggetti delle nostre comunità.
Una nuova comunicazione con il territorio che parta dalla promozione della lettura ma vada oltre, con la generazione di luoghi informali per incontri transgenerazionali, dove possano trovare spazio attività per associazioni, dove la comunità abbia possibilità di esprimersi, dove si possano trovare corsi e percorsi multidisciplinari. Dunque non solo libri, ma anche gaming, cinema, attività per ragazzi, gruppi di lettura, spazi di aggregazione e scambio di idee senza dimenticare il progetto di contaminazione degli spazi all’aperto, grazie al percorso coordinato della Rete Con.Te.Sto delle Casine dei libri, veri epicentri del bookcrossing e del booksharing per conquistare tutto il territorio e punti green di ritrovo per attività e iniziative, che partirà nelle prossime settimane per far vivere la città nel periodo estivo.
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