La direttrice artistica Paola Pedrazzini: “incontri per avvicinare il pubblico più giovane al patrimonio culturale e artistico su cui sono fondate le nostre comuni radici classiche e mediterranee”
LUGAGNANO VAL D’ARDA (PC) – La maschera, simbolo del teatro antico, è stata protagonista del primo appuntamento del ciclo “ Veleia Ragazzi”, sezione che da due anni arricchisce l’offerta del Festival di Teatro Antico: l’incontro “ Maschere di pietra” si è svolto sabato 13 luglio presso l’area archeologica veleiate. I ragazzi partecipanti – e numerosi genitori, lieti di poter assistere all’evento – si sono potuti immergere nell’atmosfera incantata e un po’ misteriosa della vita del centro veleiate di duemila anni fa, immaginando le vite dei suoi abitanti.
Dopo un lavoro decennale che lo ha reso un importante appuntamento teatrale a livello nazionale, il Festival di Teatro Antico di Veleia continua a lavorare nella direzione dell’ampliamento della propria offerta artistica e culturale nei confronti di bambini e adolescenti: “così è nata ‘Veleia Ragazzi’ – racconta Paola Pedrazzini , direttrice artistica del Festival – sezione parallela alla rassegna di teatro che propone laboratori, incontri e visite guidate all’area archeologica. Si tratta di appuntamenti costruiti appositamente per avvicinare il pubblico più giovane al patrimonio culturale e artistico su cui sono fondate le nostre comuni radici classiche e mediterranee, con codici adeguati alle diverse fasce di età. Complice il successo della scorsa edizione, quella ‘pilota’, per il secondo anno abbiamo deciso di proporre questo tipo di attività, devo dire con un riscontro sempre crescente in termini di partecipazione e apprezzamento, implementando la già alta la qualità dell’offerta proposta, studiata e calibrata in funzione del tema e del pubblico per cui è pensata. Il ringraziamento va alla Fondazione di Piacenza e Vigevano che la rende possibile: un importante strumento di divulgazione e formazione che unisce l’aspetto più ludico a quello prettamente educativo e culturale”.
I laboratori si avvalgono della competenza di studiosi del mondo antico e archeologi; in particolare quest’anno è stata coinvolta Arti e Pensieri, associazione piacentina che si occupa di conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
L’appuntamento inaugurale dell’edizione 2019, “Maschere di Pietra”, ha visto i ragazzi guidati nella ricostruzione delle abitazioni più semplici, composte da poche stanze, cosi come di quelle più sontuose, come la cosiddetta domus del cinghiale, che deve il nome proprio a un pavimento a mosaico su cui era rappresentato l’animale; di questo sono state mostrate le sole tracce rimaste, i rilievi realizzati al momento della sua scoperta. Degli unici due mosaici veleiati sopravvissuti fino a oggi, quello esposto presso l’Antiquarium ha permesso di aprire lo sguardo anche su un altro aspetto fondamentale della vita sociale antica: gli spettacoli teatrali, qui rappresentati da una maschera femminile solo in parte rimaneggiata nel Settecento.
Successivamente un filmato, proiettato nel Centro visite, ha permesso ai partecipanti da un lato di comprendere ciò che si cela dietro al concetto di maschera, dall’altro gli aspetti più tecnici relativi alla sua realizzazione e utilizzo in età romana. I ragazzi hanno infine potuto assistere a qualche breve scena tratta dalle note commedie plautine, che ancora oggi riescono a divertire e catturare anche un pubblico molto giovane.
Proprio le maschere teatrali sono spesso arrivate a noi grazie alla raffigurazione su pavimenti a mosaico, pertanto dopo aver scoperto tutti i segreti di questa tecnica, guidati dall’archeologa Giulia Visalli e aiutati dalla presenza di un vero e proprio “kit” del mosaicista romano, tutti i partecipanti hanno potuto sperimentarne in prima persona la realizzazione. Con tessere, malta e creatività hanno riprodotto una piccola porzione del mosaico veleiate, portandolo con sè a ricordo dell’esperienza.
“Alcuni non avevano ancora terminato ma già pensavano a come poterne realizzare altri: vedere la soddisfazione, il divertimento sui loro volti e ricevere dai genitori il più vivo apprezzamento ci forniscono una grande carica”, afferma Mariarosa Lommi di Arti e Pensieri. “Il nostro passato può essere trasmesso con rigore scientifico senza escludere il divertimento, Veleia può e deve tornare all’interno dei circuiti turistici, ogni azione messa in campo per farlo è vitale.”
Il prossimo appuntamento sarà sabato 20 luglio alle ore 16 con “Un magico scrigno di storie”, mentre domenica 21 gran finale alla stessa ora con “Veleia è profumata!”. Info al numero 340.6160854, email veleia.teatroragazzi@gmail.com www.veleiateatro.com