Bologna

Comuni, domenica 7 ottobre alle urne 34.000 cittadini metropolitani per decidere su due fusioni: Baricella-Malalbergo e Granarolo-Castenaso

Merola: “Opportunità importante per questi territori, che guarda al futuro”

BOLOGNA – Domenica 7 ottobre, dalle ore 7 alle 23, 34.000 cittadini di quattro comuni della città metropolitana saranno chiamati alle urne per esprimere il loro parere su due progetti di fusione: Baricella-Malalbergo e Granarolo dell’Emilia-Castenaso.

Gli aventi diritto al voto sono, nel dettaglio: 5.317 a Baricella, 6.957 a Malalbergo, 9.437 a Granarolo e 12.262 a Castenaso.

Se vincessero i favorevoli alla fusioni, nel primo caso nascerebbe un nuovo comune da oltre 16mila abitanti mentre nel secondo da circa 27.400 (che diventerebbe il 7° più grande della città metropolitana dopo Bologna, Imola, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Valsamoggia e San Giovanni in Persiceto).

Con il via libera a queste fusioni i comuni della città metropolitana scenderebbero così da 55 a 53 (erano 60 nel 2014 prima delle fusioni di Valsamoggia e Alto Reno Terme).

L’elettore riceverà due schede, e potrà esprimere anche solo un voto (non ritirando pertanto una delle schede): una grigia per il quesito n. 1 (fusione dei Comuni) e una rosa per il quesito n. 2 (scelta della denominazione del nuovo Comune). Per votare è necessario recarsi al seggio con un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.
Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto.

Per quel che riguarda la denominazione dei nuovi Comuni i residenti di Baricella e Malalbergo potranno scegliere tra a) Baricella Malalbergo; b) Terre di Pianura; c) Pianura Felsinea; d) Altedo; e) Valle dei Conti.

Per i cittadini di Granarolo dell’Emilia e Castenaso la scelta sarà invece tra: a) Castenaso Granarolo; b) Villanuova dell’Emilia; c) Villagrande; d) Terre Villanoviane; e) Castegranaro.

“Le fusioni di questi anni sul nostro territorio – è il commento del sindaco metropolitano Virginio Merola – stanno portando risultati positivi. L’esperienza di Valsamoggia in particolare è considerata apripista a livello nazionale. I cittadini che risiedono nei comuni nati dalle fusioni hanno avuto vantaggi, in termini di servizi e di risorse. Sono consapevole del fatto che, nel Paese dei campanili, parlare di fusioni sia sempre delicato. Tuttavia sono convinto che le fusioni rappresentino un’opportunità importante per i cittadini, le istituzioni e le imprese, che guarda al futuro. Per questo invito i residenti di questi Comuni ad esprimere il proprio parere recandosi ai seggi e a votare sì ai progetti di fusione.”

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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