Servirà ad approfondire le tematiche legate alla contaminazione delle acque sotterranee
PARMA – Anche il Comune di Parma farà parte del progetto europeo AMIIGA – Integrated Approach to Management fo Groundwater quality, che vuol dire mettere in rete e a confronto, tra diversi Paesi europei ammessi al progetto, le buone pratiche e le politiche urbane volte a gestire in modo ottimale le problematiche legate alla qualità delle acque di falda, secondo un approccio integrato. E’ un progetto che coinvolge gran parte dei Paesi dell’Europa Centrale che fanno parte dell’Unione Europea, tra cui Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia e l’Italia del nord che rientra in questa fascia del continente.
Vede coinvolti diversi attori a partire, per il Comune di Parma, del Servizio di Presidio alle attività estrattive e qualità delle acque che ha partecipato al bando europeo con cui è stata assegnata al Comune di Parma la somma di circa 330 mila euro, a titolo di copertura dei costi legati alla partecipazione del progetto stesso e sopratutto a quelli legati allo studio che il Comune di Parma intende portare avanti circa il tema dell’inquinamento delle acque di superficie nella zona di piazzale Santa Croce. Si tratta di un progetto particolarmente complesso che ha preso il via da alcune verifiche a seguito della chiusura e bonifica di un distributore posto un tempo nella piazza stessa. Si tratta dello studio legato ad acque delle falde superficiali, quelle, per intenderci, che non vengono captate dai pozzi acquedottistici; il progetto verificherà un sito con interessanti risvolti non solo a livello urbano ma anche in ambito extra comunale, in quanto si riferisce ad aree complesse.
Il valore complessivo del progetto AMIIGA, a livello europeo, sfiora i 3 milioni di euro, ha una durata di tre anni ed è volto a risolvere il problema della contaminazione delle acquee sotterranee da specifiche sostanze, un problema che va oltre i confini amministrativi delle singole municipalità e dei singoli Paesi. Le acque sotterranee, infatti, non conoscono confini e proprio dal confronto e dalla condivisione potranno nascere azioni e spunti per la gestione ambientale e la mitigazione delle fonti di inquinamento. Il progetto europeo, infatti, affronta il tema della contaminazione di acque sotterranee provenienti da aree industriali dismesse e non. Al progetto danno il loro contributo l’Istituto Centrale Minerario della Polonia (leader del progetto), la città di Stoccarda, la città di Novy Bydzov nella Repubblica Ceca, la Regione Lombardia ed il Politecnico di Milano, la Società di Ricerca Geologica della Slovenia, l’azienda che si occupa della gestione del ciclo della acque, sempre della Slovenia; l’Università di Zagabria la società di fornitura dell’acqua di Zadar in Croazia, oltre al Comune di Parma.
L’appuntamento per il primo incontro di pianificazione delle attività è in Polonia alla fine di settembre. L’assessore all’ambiente Gabriele Folli a questo proposito dichiara: “Prosegue l’attenzione dell’Amministrazione – spiega Folli – sulle tematiche legate all’inquinamento delle acque non solo a livello locale, ma anche europeo. Si tratta di temi che non sono spesso direttamente percepibili dai cittadini ma che rivestono una grande importanza per la qualità ambientale del territorio. Oltre all’impegno quotidiano del settore Ambiente per ciò che attiene al corretto allacciamento degli scarichi alla pubblica fognatura che ha visto da inizio mandato decine di interventi di messa a norma, l’amministrazione si è data da fare per partecipare a progetti europei che includono tra gli altri, oltre a quello a cui Parma è stata appena ammessa, anche il progetto europeo Freght TAILS sulla logistica delle merci ed al progetto europeo Ruggedised Smart City sulla mobilità, energia ed tecnologie innovative”.