MODENA – In via Nonantolana anche l’ultimo vetusto fabbricato di Edilizia residenziale pubblica rimasto potrà essere demolito per lasciare spazio al nuovo comparto Erp-Ers, i cui lavori prenderanno il via entro il mese di maggio con la realizzazione della prima di due moderne palazzine per un totale di 74 alloggi. L’intervento prevede anche l’allestimento al centro di uno spazio destinato a verde di pertinenza, dotato di percorsi ciclopedonali che consentiranno di ricucire le aree tra via Nonantolana, il parco XXII Aprile e la scuola Collodi.
Le tre famiglie proprietarie di appartamenti nell’ultima palazzina Erp del vecchio comparto Erp Nonantolana, sottoposti a vincolo di esproprio, si sono trasferite di recente o si trasferiranno in altri alloggi individuati insieme al Comune sul territorio comunale (Erp, Agenzia Casa e altro) e hanno stipulato gli accordi con gli istituti di credito con cui avevano in essere mutui ipotecari sui rispettivi immobili per l’accettazione dell’indennità di esproprio a saldo del debito.
La Giunta comunale ha approvato la delibera che prende atto degli accordi e dei trasferimenti dei nuclei, e ora si procederà con gli espropri. A ogni famiglia viene riconosciuto un contributo forfettario di 5 mila euro per il disagio arrecato dalla necessità di effettuare il trasferimento presso altri alloggi in tempi stretti e dal fatto che tali alloggi sono inutilizzati da tempo e necessitano di interventi manutentivi per renderli idonei. Se interessate, le tre famiglie potranno inoltre partecipare al bando per la graduatoria di assegnazione in locazione o vendita dei nuovi alloggi che verranno costruiti nel comparto di via Nonantolana, beneficiando di una condizione soggettiva preferenziale visto il trasferimento per vincolo espropriativo su alloggi di proprietà.
Le risorse necessarie all’indennità di esproprio e al contributo forfettario saranno imputate al bilancio Acer che prevede somme appositamente stanziate per il completamento dell’intervento di via Nonantolana.
L’intervento di realizzazione delle due palazzine Erp-Ers ha un valore complessivo di quasi 13 milioni di euro. Acer, l’Agenzia casa Emilia-Romagna che gestisce gli alloggi Erp per conto del Comune, ha recentemente aggiudicato all’impresa Scientia srl di Forlì i lavori per il primo stralcio relativo alla realizzazione di una palazzina da 26 alloggi Erp, oltre alle dotazioni urbanistiche interne al comparto, nell’area già liberata dopo la demolizione dei primi due fabbricati esistenti. L’intervento ha un valore di 4,6 milioni di euro, interamente finanziato con risorse comunali che provengono dal reinvestimento obbligatorio delle entrate derivanti dalla gestione degli alloggi Erp comunali. Il cantiere partirà una volta completate le verifiche di legge e avrà durata stimata in due anni e mezzo.
Nel secondo stralcio, del valore di 8 milioni 200 mila euro, oltre appunto all’acquisizione dei tre alloggi privati soggetti a esproprio, è prevista la realizzazione della seconda palazzina, che ospiterà 48 alloggi Ers, di servizi integrativi all’abitare (spazi comuni di aggregazione sociale aperti ai residenti del comparto e del Quartiere) e di ulteriori dotazioni urbanistiche anche fuori dal comparto. È inoltre prevista l’attivazione e la condivisione di un modello di gestione per i nuovi residenti. Questo secondo intervento avrà diverse voci di finanziamento: 1 milione di euro arriverà dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della riassegnazione delle risorse collegate al Bando regionale “Programma integrato di edilizia residenziale sociale” (Piers); per 3 milioni 600 mila euro sarà candidato al finanziamento del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del progetto da oltre 36 milioni di euro “Modena. Abitare dopo la pandemia: la città nel quartiere”, relativo alla rigenerazione dell’area tra il ‘comparto Nonantolana’, il comparto ‘ex Consorzio Agrario’, il comparto ‘ex Mercato Bestiame’ con via Finzi e la tangenziale; per ulteriori 3 milioni 600 mila euro sarà finanziato da un soggetto privato individuato tramite avviso pubblico per la progettazione, demolizione e ricostruzione, oltre alla gestione degli interventi edilizi, anche con l’attivazione di un gestore sociale.
Nel comparto, le unità abitative saranno destinate per il 35 per cento all’Edilizia residenziale pubblica (Erp) e per il 65 per cento all’Edilizia residenziale sociale (Ers), con l’obiettivo di dare risposta non solo alle famiglie più deboli, ma anche ai cittadini compresi nella cosiddetta ‘fascia grigia’, che pur non rientrando nei limiti di reddito previsti per l’accesso all’Erp, non possono rivolgersi al libero mercato. Gli alloggi saranno destinati principalmente a giovani in cerca di autonomia abitativa e a famiglie numerose.
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