Parma

Commemorazione scomparsa di Giuseppe Mazzini

Commemorazoine Mazzini

PARMA – Si è svolta questa mattina, sotto i Portici del Grano, la commemorazione del 153° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, con l’apposizione di una corona d’alloro alla lapide che lo ricorda.

Al momento hanno preso parte i rappresentanti di Ami – Associazione Mazziniana Italiana sezione di Parma -, promotori dell’iniziativa, del Comune di Parma, autorità civili e militari.
Per il Comune di Parma erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi, l’Assessora alla Pace e Partecipazione Daria Jacopozzi, il Consigliere Comunale Giulio Guatelli. Al momento ha preso parte l’onorevole Laura Cavandoli. Fra i partecipanti anche il Rettore dell’Università di Parma, Paolo Martelli.
L’orazione ufficiale è stata tenuta da Tullio Carnerini, vice presidente dell’Associazione Mazziniana di Parma che ha ricordato l’attualità del pensiero di Giuseppe Mazzini, “il suo impegno per le conquiste risorgimentali nazionali e per l’evoluzione repubblicana delle istituzioni è stato fondamentale. Si è compiuto con la lotta di Liberazione antifascista e realizzato con la stesura della Carte Costituzionale. La sua modernità sta nella grandezza perenne dei suoi insegnamenti che rendono attuale la fecondità del suo pensiero. Certamente una figura eminente della democrazia europea”. Il presidente del Consiglio Comunale Michele Alinovi ha commentato: “Mai come oggi rileviamo l’importanza di un uomo come Mazzini fautore della pace che ha anticipato un tema oggi molto attuale come quello dell’unità europea”. L’onorevole Laura Cavandoli si è soffermata sulla figura di Giuseppe Mazzini “simbolo di energia e forza anche per i giovani di oggi”. Ha ricordato il suo impegno profondo per cambiare l’Italia nel segno dell’unità ponendosi come punto di riferimento per il popolo. “Per questo è importante anche oggi ricordare i grandi personaggi del nostro passato”. L’Assessora Daria Jacopozzi ha fatto riferimento ai temi della solidarietà ed alle sfide che l’Europa oggi si trova ad affrontare, prima fra tutte quella della pace.
Era il 10 marzo del 1872 quando Giuseppe Mazzini morì a Pisa dopo un’esistenza in cui diede, con le proprie idee e azioni, un contributo determinante alla nascita dello stato unitario italiano. Patriota, politico, filosofo e giornalista fu esule in Francia e Svizzera, visse a Londra, e fu il fondatore dell’associazione politica “Giovine Italia”. Animato da profonde convinzioni repubblicane e democratiche il suo pensiero rappresenta un punto di riferimento importante anche nel contesto contemporaneo.
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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