Una mostra itinerante per riflettere sulla violenza di genere sarà inaugurata sabato 16 marzo, ore 17, all’ex Oratorio di San Quirino
PARMA – Inaugura sabato 16 marzo, alle ore 17, nell’ex Oratorio di San Quirino, “Com’eri vestita?”, una mostra itinerante per riflettere sulla violenza di genere, alla presenza di Nicoletta Paci, assessora alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini.
La mostra, inserita nel programma del Comune di Parma “30 giorni in città per raccontare le donne”, è stata portata in città dal Centro Antiviolenza di Parma e realizzata da Cerchi d’Acqua Centro antiviolenza di Milano, grazie al sostegno di Casone e con il patrocinio del Comune di Parma.
La stampa è invitata.
L’Associazione Centro Antiviolenza ha voluto l’installazione della mostra a Parma soprattutto per i temi di grande attualità che porta con sé e in ragione degli eventi che, in particolare, negli ultimi mesi hanno avuto luogo nella nostra città.
Infatti “Com’eri vestita?” è un’installazione in cui gli abiti esposti rappresentano, simbolicamente, quelli indossati durante le violenze subite da parte di donne e sono accompagnati da brevi suggestioni che le donne hanno voluto condividere, raccontando alcuni elementi della loro esperienza. Nasce dal bisogno di scuotere l’attenzione del pubblico e sfatare gli stereotipi sulla violenza sessuale. Troppo spesso infatti, la domanda “Cosa indossavi? Com’eri vestita?“ sottende una sfumatura accusatoria, come a dire “te la sei cercata…”, puntando i riflettori su chi subisce violenza e non su chi la agisce.
A partire dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, questa mostra collettiva, frutto del lavoro a più mani di donne che accolgono altre donne, si è messa in viaggio e giunge a Parma. Uno spunto per riflettere, e per farlo in maniera consapevole e rispettosa.
Com’eri vestita? 16-24 marzo, Ex-oratorio di San Quirino, via Ospizi Civili 1, Parma.
Orari di apertura: 10.00-12.30; 17.00-19.30
La mostra s’inserisce nelle attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione che il Centro Antiviolenza svolge da sempre con le proprie operatrici e volontarie allo scopo di poter continuare a creare momenti di riflessione sui temi della violenza in un contesto come quello del nostro territorio in cui il numero di donne che chiedono aiutano non accenna a diminuire: infatti, le donne accolte nel 2018 sono state 326, di cui 290 hanno subito violenza. La maggior parte italiane, le straniere sono 90.
La violenza psicologica (196) e quella fisica (169) sono quelle più diffuse mentre le donne che hanno subito anche violenza sessuale sono 40 e quella economica 88.
La richiesta principale fatta dalle donne alle operatrici è quella di poter fare un colloquio di accoglienza, hanno poi chiesto per la maggior parte sfogo, ed informazioni ma anche informazioni specifiche di tipo legale.