Modena

Come insegnare l’italiano agli stranieri

Al via, martedì 3 ottobre, alla Casa delle culture, un corso gratuito rivolto a insegnanti volontari. L’iniziativa parte del progetto europeo Must-a-Lab

MODENA – Conoscere i metodi e l’utilizzo delle nuove tecnologie per favorire l’apprendimento dell’italiano a persone straniere. È il principale obiettivo del corso gratuito per insegnanti volontari titolato “Formazione. L’insegnamento dell’italiano L2 ad adulti e giovani con background migratorio”, che prende avvio martedì 3 ottobre, ore 17.30, alla Casa delle culture, in via Wiligelmo 80 a Modena. L’iniziativa è organizzata dal Comune (ufficio Politiche giovanili) nell’ambito del progetto europeo di accoglienza e inclusione Must-a-Lab.

Il corso prosegue nei tre martedì successivi (10, 17 e 24 ottobre) e gli incontri sono condotti da Giulia Zoboli, facilitatrice linguistica, e affrontano temi incentranti sulle tecniche per lo sviluppo delle competenze di lettura, nuove tecnologie a supporto della didattica e le opportunità offerte dal percorso di certificazione linguistica L2, che riconosce a cittadini stranieri un uso concreto e funzionale dell’italiano.

Per partecipare al corso, gratuito, è consigliato prenotare scrivendo a politichegiovanili@comune.modena.it.

A conclusione della formazione è in programma, sabato 4 novembre, un workshop finale con Marta Lanciotti, docente all’Università di Urbino nel master di I livello in insegnamento dell’italiano a stranieri.

Presentato a gennaio 2022, Must-a-Lab (Multistakeholder labs for migrants and stakeholder) ha lo scopo di rendere i giovani di origine straniera, sia migranti arrivati da poco sia appartenenti alle seconde generazioni, protagonisti di percorsi partecipati con enti, amministrazioni e associazioni per discutere e rinnovare le politiche di accoglienza e di integrazione. Cofinanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami), il progetto, della durata di tre anni, vede, insieme al Comune di Modena, la partecipazione di Mechelen, città belga che ha il ruolo di capofila, e poi le città di Vienna (Austria), Fuenlabrada (Spagna), Livadeia (Grecia) e Pont de Claix (Francia), oltre all’Università di Modena e Reggio Emilia, Kdg Università di scienze applicate di Anversa, l’Istituto internazionale di Diritto umanitario e la Fondazione della regione europea per la ricerca e la formazione (Freref).

Cuore del progetto è il coinvolgimento sistemico e di lungo periodo dei migranti e dei richiedenti asilo nelle città aderenti, attraverso la creazione di Policy lab, ovvero assemblee partecipative in cui discutere, in un’ottica collaborativa e costruttiva, di rinnovate politiche di accoglienza e integrazione direttamente con stakeholder del territorio, identificando azioni da sperimentare a livello locale.

Il corso “Formazione. L’insegnamento dell’italiano L2 ad adulti e giovani con background migratorio” rappresenta il secondo progetto nato a seguito di due Policy lab organizzati nei mesi scorsi dal Comune di Modena, in presenza di giovani con diverse esperienze geoculturali che vivono in Italia, enti pubblici e associazioni culturali e sportive, con l’assessora alle Pari opportunità Grazia Baracchi.

Dopo “Diritti per tutti”, infatti, ciclo di incontri progettato per favorire la conoscenza della normativa su lavoro e cittadinanza, il nuovo percorso intende formare chi, in diversi contesti, si trova a dover supportare persone di origini migratorie scarsamente alfabetizzate nella lingua italiana. L’opportunità è stata costruita, in particolare, ascoltando le esigenze e gli spunti delle associazioni del Tavolo permanente per la promozione della lingua come strumento culturale, sviluppato nell’ambito di Modena Città Interculturale, programma di iniziative che ha l’obiettivo di rendere l’intercultura un asse strategico e trasversale nelle politiche dell’amministrazione comunale.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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