Combattere la violenza sulle donne sia un impegno di tutti

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In Consiglio comunale, in occasione della Giornata internazionale, la lettura di nomi e storie e una panchina rossa per ricordare tutte le vittime della violenza maschile

MODENA – Carol, Daniela, Naima, Romina, Stefania e Giulia, Gabriela e Renata. E poi, Lijdia, Valentina, Alessandra, Lilia, Ilaria, Alice. Sono le donne, uccise da un uomo che avevano amato, il marito, il compagno, a volte il padre, le cui storie sono state ricordate ieri, giovedì 24 novembre, in Consiglio comunale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La lettura delle storie di queste donne, da parte del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, del presidente del Consiglio Fabio Poggi e di tutti i capigruppo, è avvenuta sulla panchina rossa che è stata installata al centro dell’aula, circondata da scarpe rosse, come simbolo contro la violenza. Al termine della lettura di ogni storia, una rosa è stata posata sulla panchina come segno di memoria.

Come ha sottolineato il presidente Poggi nell’introdurre la commemorazione, “leggere le storie di queste donne, ridare loro un nome, è il modo simbolico che abbiamo scelto per denunciare la violenza che hanno subito, richiamare la responsabilità di ognuno di noi e rinnovare il nostro impegno, un impegno che riguarda soprattutto noi uomini, per prevenire e combattere la violenza”.

“Quelle che leggiamo oggi – ha detto il sindaco Muzzarelli – sono parole dure, storie che non possono lasciare indifferenti, ma la verità è il modo giusto per stimolare riflessioni profonde da parte di tutti noi”. Nel suo intervento il sindaco ha ricordato il crescente numero di violenze denunciate anche nel territorio modenese, domandandosi quante altre non trovano il coraggio o non hanno la possibilità di farlo: “Tutti dobbiamo farci carico di queste donne, di far diminuire i numeri della violenza. Solo in una società pronta a sostenere le vittime, sarà possibile sconfiggere la violenza contro le donne. Importante – ha aggiunto ancora il sindaco – è la prevenzione, che richiede ascolto, interventi, reti di sostegno e, in molti casi, strumenti, anche economici, per offrire alle donne un’alternativa di vita libera e indipendente”. Il sindaco ha concluso il suo intervento ricordando le numerose iniziative e il grande impegno dei gruppi di volontariato che lavorano ogni giorno per combattere la violenza sulle donne.