Progetto espositivo e di valorizzazione culturale nel centenario della morte (1919-2019) 22 novembre 2019 – 15 gennaio 2020 Casa della Musica – Museo dell’Opera – Casa del Suono, Parma
PARMA – Il primo centenario della morte del grande direttore d’orchestra Cleofonte Campanini, nato a Parma l’1 settembre 1860 e morto a Chicago (USA) il 19 dicembre 1919, verrà celebrato a cura del Comune di Parma – Settore Casa della Musica, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Parma, il Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, la Fondazione Arturo Toscanini, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, il Gruppo appassionati verdiani – Club dei 27.
Il ciclo di iniziative prenderà avvio il prossimo 22 novembre alla Casa della Musica, dove alle ore 16 sarà inaugurato il percorso espositivo Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo, che si snoda tra Casa della Musica, Casa del Suono e Museo dell’opera e ripercorre le tappe della carriera del direttore parmigiano.
Campanini iniziò la sua carriera di grande direttore d’orchestra dopo un primo periodo di formazione alla Regia Scuola di Musica del Carmine, avviando da lì un percorso artistico da outsider: grazie all’appoggio del fratello, il grande tenore Italo, ma anche alla sua capacità intuitiva e al suo gesto appassionato, si trovò presto proiettato da Parma a Milano, poi nei teatri di Spagna, Portogallo, Francia e Sudamerica, al Covent Garden di Londra fino a New York, dove diresse la Manhattan Opera in concorrenza col Metropolitan, e infine a Chicago, dove fu direttore e general manager della Chicago Opera Company.
Mentre in America diede vita a stagioni memorabili e d’avanguardia, portando le opere dei nuovi autori francesi e incoraggiando la formazione dei musicisti e cantanti americani, Campanini per Parma fu mecenate e benefattore. Nel 1913, l’anno in cui diresse al Regio le celebrazioni del primo centenario verdiano, acquistò e restaurò con criteri moderni uno dei teatri di Parma oggi scomparsi, il Politeama Reinach, con lo scopo di farne un centro sperimentale aperto ai giovani e istituì presso il Conservatorio un concorso di composizione per un’opera lirica, grazie al sostegno della sua amica Edith Rockfeller McCormick, e uno di canto per i giovani di tutto il mondo, da cui tra l’altro emerse Beniamino Gigli.
Il percorso espositivo, corredato da un ricco catalogo a cura di Federica Biancheri e Giuseppe Martini, è aperto gratuitamente ai visitatori dal 22 novembre 2019 al 15 gennaio 2020 (dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18), e vuole far riscoprire al pubblico non solo la carriera musicale di Campanini, ma anche ricordarne il valore civico: egli sin dagli esordi si è impegnato, insieme al fratello Italo, celebre cantante, in attività filantropiche per il benessere dei suoi concittadini e del territorio, attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e di stagioni liriche.
Le tappe del percorso espositivo sono realizzate attraverso l’esposizione di preziosi materiali documentari, fotografici e museali, provenienti dall’Archivio Storico del Teatro Regio, dal Museo “Riccardo Barilla” – Mediateca e Archivio Storico del Conservatorio “Arrigo Boito” e dalla Sezione Musicale della Biblioteca Palatina, parte del Complesso Monumentale della Pilotta. Ha collaborato alla realizzazione del percorso anche l’Archivio Storico Ricordi di Milano, che ha fornito le preziose immagini di bozzetti e figurini disegnati in occasione della prima rappresentazione di Madame Butterfly di Puccini, diretta nel 1904 a Milano al Teatro alla Scala proprio da Cleofonte Campanini.
La mostra sarà arricchita da un programma di visite guidate e percorsi didattici, appositamente studiate dal personale di Casa della Musica.
A corredo del percorso espositivo gli enti coinvolti nell’organizzazione delle celebrazioni hanno previsto anche una piccola ma significativa serie di concerti. Si comincia proprio venerdì 22 novembre 2019 con “Quel primo settembre a Villa Campanini”, acura della Fondazione Arturo Toscanini,su testo di Giulia Bassi, con Bruno Stori, voce recitante, e il Quartetto Eos. Si prosegue poi lunedì 9 dicembre con “Uno sguardo d’Oltreoceano: opera internazionale e songs americani”, a cura del Dipartimento di Canto e Teatro musicale e del Dipartimento di Nuove Musiche del Conservatorio di musica “A. Boito” , con il coordinamento del prof. Raffaele Cortesi e del prof. Alberto Tacchini. Il ciclo terminerà giovedì 19 dicembre 2019 con “Cleofonte Campanini: l’arte è lunga e il tempo è breve”, ancora a cura della Fondazione Arturo Toscanini. Tutti i concerti sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ed avranno inizio alle 20.30 presso la Sala Concerti di Casa della Musica. Il 19 dicembre, giorno in cui ricorre proprio il centesimo anniversario della scomparsa del grande direttore parmigiano, sarà anche occasione per la città di ricordarlo con una breve cerimonia nel bellissimo famedio della famiglia Campanini al Cimitero della Villetta, che verrà ripristinato con la preziosa collaborazione di ADE Spa.
Orari di apertura al pubblico: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18, ingresso gratuito
Per informazioni:
Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, 43121 Parma, tel. 0521-031170, email infopoint@lacasadellamusica.it