Dieci curiosità su uno dei film più celebri della storia del cinema
RIMINI – Si apre con Amarcord, nel cinquantesimo anniversario della sua uscita nelle sale italiane, l’edizione 2023 della rassegna di Cinema sotto le stelle alla corte degli Agostiniani. L’appuntamento è per lunedì 10 luglio alle ore 21, con la proiezione del capolavoro di Fellini che sarà preceduto, a partire dalle 21, dalla presentazione di due libri: Amarcord dalla A alla Z, di Davide Bagnaresi e Miro Gori (Edizioni Sabinae) e Fellini, Rimini e il sogno di Stefania Parmeggiani (Zolfo Editore). A condurre e moderare l’incontro sarà Marco Bertozzi.
Dalla A di Amarcord alla Z di Zeus, passando per Biscein, Fulgor, Gradisca, Nonno e Rex, il dizionario di Bagnaresi e Gori racconta personaggi, luoghi e situazioni di uno dei film più amati della storia del cinema. Mostrando la provincia della sua infanzia Federico Fellini riesce – diventando universale – a parlare al pubblico di tutto il mondo, vincendo il suo quarto Oscar. Attraverso 60 voci ricche di curiosità, dettagli e retroscena, questo libro si può leggere tutto d’un fiato o utilizzare come un vocabolario in caso di bisogno.
Insegue Fellini invece Stefania Parmeggiani nel suo Fellini, Rimini e il sogno. Gioca di sponda tra biografia e invenzione, tra fatti accaduti e episodi fantastici, tra la Rimini di oggi e quella di ieri alla ricerca dell’anima felliniana della città.
Ecco alcune curiosità su Amarcord.
5 cose che probabilmente sai
- Amarcord è solo l’ultimo di una serie di titoli pensati per il film. Fellini inizialmente avrebbe voluto chiamarlo Il Borgo, ma poi scoprì che esisteva già un romanzo con quel nome.
- A esclusione di Ciccio Ingrassia e Pupella Maggio (la madre di Titta), l’intero cast del film è composto da attori non professionisti. Gli attori riminesi sono solo due: Umberto Bartolani e Marcello Olas Bonini.
- Federico Fellini chiese all’amico di infanzia Luigi “Titta” Benzi di interpretare la parte del padre. Tentò, invano, anche con Nereo Rocco.
- Esistono diverse scene tagliate. Tra le più importanti ci sono quella del “cinese” e quella di “Colonia”, lo spurgatore di pozzi neri filosofo.
- La moto cavalcata da Scurèza di Corpolò è un’Harley Davidson in dotazione all’esercito americano.
5 cose che probabilmente non sai
- Quante cosce di pollo ha dovuto ingurgitare Nando Orfei (lo zio Pataca) per le riprese della scena del pranzo domenicale? 34!
- Tra gli attori sono presenti anche due maghi. Uno è quello che interpreta l’emiro, l’altro?
- Originariamente, in cima all’albero, lo zio matto avrebbe dovuto miagolare.
- La scena del Rex è l’ultima a essere girata.
- In Russia alcune scene del film saranno censurate. Tra queste la scena della Tabaccaia… ma non solo.
“Non credo che esista nella storia del cinema e forse in tutta la storia dell’arte una identificazione così totale tra un’opera e una città come è in Amarcord – commenta il responsabile del Fellini Museum Marco Leonetti – Ogni personaggio, ogni luogo, ogni episodio è così profondamente e intimimamente autentico come lo può essere solo un’opera di finzione. L’anno della candidatura di Rimini a capitale italiana della cultura non poteva che accadere nel cinquantesimo del film che ha fatto di questa città una dimensione dell’anima e non solo uno coordinata geografica”.