“L’Emilia-Romagna, terra di cinema, vede confermata una tradizione che annovera grandi maestri entrati nella storia del cinema d’autore, ma anche tanti giovani artisti che emergono e nuovi produttori che si affiancano a produttori riconosciuti. Riconoscimenti – sottolineano soddisfatti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori – che rappresentano un motivo di grande orgoglio per tutta la comunità regionale. Continueremo a investire in cultura e nel cinema, dopo aver raddoppiato i fondi regionali nella scorsa legislatura, e lo vogliamo fare soprattutto adesso che il comparto deve ripartire dopo la durissima crisi legata al coronavirus”.
“Un saluto particolare al lavoro di Marco Bellocchio– sottolinea Bonaccini– premiato per un film rigoroso e spettacolare su un processo che è parte della storia civile del nostro Paese, e che rimane sempre legato alla nostra regione e alla sua Bobbio, dove ci siamo incontrati l’estate scorsa”.
“Questi premi sono un risultato piacevole e sfidante- aggiunge Felicori– e rilancia il nostri impegno per il cinema, fatto di autori, produttori e tanti lavoratori al centro della nostra attenzione, e alla nostra Film Commission regionale abbiamo dato questo compito importante di sostenere e a promuovere la filiera produttiva. Attraverso il cinema passa anche la promozione di un intero territorio, dei suoi valori e della cultura delle nostre comunità”.
“Il traditore” (biopic sulla vita di Tommaso Buscetta) di Bellocchio, anche impegnato come presidente della Fondazione Cineteca di Bologna, è coprodotto dal bolognese Beppe Caschetto e dal piacentino Simone Gattoni, mentre “Mio fratello insegue i dinosauri”, dell’esordiente Stefano Cipani, scritto da Giacomo Mazzariol e dallo sceneggiatore bolognese Fabio Bonifacci (interamente girato in Emilia-Romagna, a Pieve di Cento, Cento, Bologna e Anzola Emilia) è stato anche recentemente premiato come miglior film all’Efa Young Audience Award. Inoltre, dopo l’acclamata prima alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia lo scorso anno, prima dell’emergenza sanitaria Covid-19 ha conquistato il pubblico delle sale (distribuito da Eagle Pictures) diventando un vero e proprio caso cinematografico, grazie anche a un cast prestigioso, con, tra gli altri, Isabella Ragonese, Alessandro Gassmann e la musa di Almodóvar, Rossy De Palma. Il film è poi diventato recentemente argomento di una tesi di laurea all’Università di Bologna.
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