Insieme a concerti, visite guidate, attività didattiche e conferenze, anche il cinema si fa quindi strumento di divulgazione e stimolazione per l’immaginario antico, e grazie alla sua natura di linguaggio culturale potrà fornire agli spettatori una nuova chiave di lettura per vivere la storia che ci vuole narrare questo importante novecentenario.
Per l’occasione il salone parrocchiale del Duomo torna ad animarsi come cinema, con un nuovo grande schermo e un nuovo impianto audio.
La serata di inaugurazione vedrà la proiezione di documentari storici, realizzati dal Cineclub “G.Cattivelli” e relativi a lavori di restauro e ripristino che hanno riguardato il complesso monumentale della Cattedrale nell’ultimo secolo.
Seguiranno tre appuntamenti con film d’autore: giovedì 7 aprile con “Il settimo sigillo” (1957) di Ingmar Bergman inizierà il viaggio nelle atmosfere medievali, nei costumi e nella religione del tempo. Tale viaggio proseguirà il 14 aprile con “Francesco giullare di Dio” (1950) di Roberto Rossellini e il 21 aprile con “Il processo a Giovanna d’Arco” (1962) di Robert Bressan, due opere mirabili che raccontano la vita di due personaggi simbolo del Basso Medioevo, accumunati dalla ricerca fervida e appassionata che entrambi condussero in nome di Dio per la realizzazione del comune sogno di pace e di libertà, e emblemi di rinnovamento morale e spirituale.
Non mancheranno appuntamenti dedicati alle famiglie e ai bambini. In particolare due sono i titoli di animazione in calendario rivolti a questa fascia di pubblico: “Il gobbo di Notre Dame” (1996), celebre classico disneyano che sarà proiettato il 28 aprile alle ore 17.00 (unico appuntamento pomeridiano), e “The Secret of Kells” (2009), poetico racconto della vita di un giovane monaco irlandese, previsto per il 12 maggio. Questo piccolo gioiello d’animazione si ispira alle meravigliose decorazioni del manoscritto medievale da cui prende il titolo, conservato presso la Biblioteca del Trinity College di Dublino, e verrà proiettato in lingua originale (inglese) sottotitolato, poiché il film non è mai stato distribuito in Italia.
Parlando di Medioevo, scelte religiose e manoscritti, non poteva certo mancare il coinvolgimento di Bobbio: il 5 maggio sarà proiettato “Il nome della rosa” di Jean-Jacques Annaud (1986), tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, come omaggio alla prestigiosa storia dello scriptorium bobiense.
La rassegna si concluderà giovedì 19 maggio, con la proiezione del capolavoro del cinema mondiale “Andrej Rublev” (1969) di Andrei Tarkovskj, opera fortemente spirituale che narra la vita di un pittore di icone nel XV secolo, e parabola sul senso dell’arte che vince sulla politica sanguinaria degli uomini.
Le proiezioni avranno luogo alle ore 20.45, nel salone parrocchiale della cattedrale con accesso dai chiostri del Duomo. Al termine seguirà un dibattito condotto dagli esperti cinefili dell’Associazione Cinemaniaci, stimolando il confronto, lo scambio e la socializzazione. L’ingresso alle proiezioni sarà gratuito.
Numero posti limitato, prenotazione consigliata all’indirizzo cattedralepiacenza@gmail.com oppure al recapito telefonico 331.4606435.
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