Chiusura viadotto E45. Il presidente Bonaccini firma il decreto sullo stato di crisi regionale

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Domani nuovo vertice a Cesena con i sindaci, le associazioni d’impresa e i sindacati

BOLOGNA – Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato nel pomeriggio di oggi il decreto sullo stato di crisi regionale per i disagi causati dalla chiusura del viadotto Puleto sulla E45. Dopo l’impegno del Governo sulla viabilità alternativa, garantito dal ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, nel corso del vertice a Roma di martedì scorso, la Regione adotta uno strumento ad hoc per accelerare il più possibile le misure a sostegno dei territori interessati, alle prese con le gravi ripercussioni causate dal blocco della circolazione su una arteria fondamentale nei collegamenti fra Emilia-Romagna e Toscana.

“Portiamo avanti il gioco di squadra adottato da subito– afferma il presidente Bonaccini- e come Regione siamo pronti a impegnarci, a fianco degli enti locali, per mettere in atto in tempi rapidi azioni di sostegno a studenti e famiglie, imprese e lavoratori che stanno vivendo momenti di grande difficoltà a causa della chiusura dell’E45. Con lo stato di crisi regionale, abbiamo uno strumento in più per intervenire e velocizzare la nostra azione”.

E domani, venerdì 25 gennaio, in Comune a Cesena, Bonaccini incontrerà nuovamente i sindaci della Valle del Savio, le associazioni d’impresa e le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle Province romagnole e della Camera di Commercio. L’appuntamento è fissato alle ore 15.30 a Palazzo Comunale. A seguire, alle 16.30, la conferenza stampa che si terrà nella sala Nera del Palazzo Comunale.

Insieme valuteranno gli interventi più urgenti e decideranno le modalità per la loro attuazione. L’obiettivo di Regione e comunità locali resta infatti quello di trovare tutte le soluzioni possibili per evitare che le conseguenze sulla viabilità paralizzino i territori, gravando pesantemente sulla quotidianità dei cittadini e l’operatività dell’intero tessuto socioeconomico, dopo il sequestro preventivo dell’infrastruttura deciso dalla Procura di Arezzo, per rischio di un cedimento, anche alla luce degli impegni assunti dal Governo.

Intanto, l’Unione dei Comuni Valle del Savio ha già dato la sua disponibilità a farsi parte attiva nella gestione degli aspetti amministrativi e operativi che l’adozione di nuove misure comporterebbe.

(foto della firma del decreto)