RIMINI – Un festival coraggioso che ha voluto denunciare l’eclissi e la paura della morte parlandone e che è stato ripagato con l’incredibile affluenza di un pubblico partecipe e accorato che ha decretato che il nostro presente, fatto dell’eco lunga della pandemia, di guerra e di continue perdite, ha risvegliato in noi i sentimenti propri che suscita la morte e che sono gli stessi che ci rendono umani: l’angoscia e il tragico.
Centinaia di persone hanno affollato la Sala Ressi per il dialogo tra padre Guidalberto Bormolini e Davide Rondoni su come accompagnare alla morte e per la lectio di Ivano Dionigi sulla rimozione della morte nei classici, in un clima sospeso dal tempo e nutrito di un legame profondo fra gli astanti come se l’ineluttabilità del nostro destino facesse da collante sociale e solidale.
Il Teatro Galli aveva già registrato il sold out per l’evento spettacolo che avrebbe visto alternarsi le canzoni di Cristiano Godano, voce e leader dei Marlene Kuntz, e le poesie di Davide Rondoni, annullato per la morte del batterista della band, quasi a confermare come ogni momento di vita sia sempre e inevitabilmente legata alla morte.
Intenso il momento di apertura della mostra di Omar Galliani e Luca Giovagnoli, chiamati a interpretare il tema dell’essere padri e dell’equilibrio fra due mondi: il maestro del disegno a livello internazionale Omar Galliani ha parlato al pubblico presente con contrizione e onestà dei sentimenti che si celano nell’opera “De rerum natura” dedicata al figlio trentasettenne scomparso tre anni fa ora in mostra alla Galleria Augeo.
Un silenzio ispirato e compartecipe ha accompagnato il reading della straordinaria attrice Iaia Forte che, accompagnata dalla chitarra di Massimo Marches, ha danzato fra i versi di Emily Dickinson, Pablo Neruda, Virginia Woolf, Giuseppe Ungaretti, Aldo Palazzeschi, Cesare Pavese tenendo il pubblico incollato alla sedia.
Il festival non si ferma qui perché la mostra diffusa di Omar Galliani e Luca Giovagnoli “Padri, i veri avventurieri tra mondi” sarà visitabile fino al 3 maggio 2023 e il dittico di Galliani che ha accompagnato vigile gli eventi del 24 e 25 marzo troverà il suo spazio al museo di arte contemporanea PART.
E sarà proprio nella Sala dell’Arengo del PART che verrà presentato, venerdì 31 marzo alle ore 17, il nuovo libro dello psichiatra Paolo Milone edito da Einaudi “Astenersi principianti”, una cassetta degli attrezzi fatta di poesia, paura, favole, silenzio, coraggio, lacrime, sorrisi: «mille pozioni per uccidere la notte».