La rappresentanza romagnola sarà composta dai Sindaci di Cesena Paolo Lucchi, di Bagno di Romagna Marco Baccini, di Mercato Saraceno Monica Rossi, di Sarsina Enrico Cangini, di Verghereto Enrico Salvi, dal Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Gabriele Antonio Fratto e, in rappresentanza del mondo dell’impresa e sindacale, dal Presidente di Confcommercio del comprensorio cesenate Augusto Patrignani e dal segretario della UIL di Cesena Marcello Borghetti. Insieme a loro ci sarà anche il Presidente della Regione Emilia – Romagna Stefano Bonaccini.
Il documento della “Piattaforma per la gestione dell’emergenza” unisce Enti, Associazioni di impresa e Sindacati della Romagna e dell’area toscana coinvolte dalla chiusura della superstrada E45, per chiedere al Governo di avviare con la massima celerità e urgenza un Piano di emergenza per fronteggiare la gravissima situazione determinatasi.
L’idea di una Piattaforma era nata al termine della riunione tenutasi venerdì scorso, 18 gennaio, in Municipio a Cesena alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Redatta subito dopo la conclusione dell’incontro, la Piattaforma (il cui testo è in allegato) è stata poi condivisa con le realtà (Enti, Associazioni di impresa e di categoria e Sindacati) del resto della Romagna e dell’area toscana, in modo da farla diventare lo strumento comune di pressione nei confronti del Governo da parte dei rappresentanti di tutti i territori che stanno subendo le gravi ripercussioni determinate dalla chiusura della E45.
“Una volta avviato un confronto in Romagna, il percorso della Piattaforma – spiegano il Presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi ed il Vicepresidente Marco Baccini –, lo abbiamo esposto ai nostri colleghi toscani ed alla Regione Toscana, che lo hanno condiviso, unitamente alle associazioni imprenditoriali e alla organizzazioni sindacali toscane. Così come già da venerdì scorso, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e quello della Regione Toscana Enrico Rossi, hanno condiviso l’impegno ad intervenire per il ripristino della vecchia strada provinciale, utilizzabile in alternativa alla E45. Emilia-Romagna e Toscana faranno quindi la loro parte, chiedendo comunque anche su questo un impegno del Governo, stante la valenza nazionale della strada. Una modalità di lavoro – proseguono Lucchi e Baccini – che guarda oltre l’ambito strettamente amministrativo, ma che concentra le azioni avendo come primo obiettivo gli interessi delle comunità e del territorio. La totale interdizione al traffico sulla E45 nel tratto tra Emilia-Romagna e Toscana, determinata dal sequestro del viadotto Puleto disposto dalla Procura di Arezzo, ha infatti generato una situazione di gravissima emergenza sociale ed economica per l’intero centro Italia, le cui ricadute più drastiche impattano sul territorio della Romagna e della Toscana Est ed in primo luogo sul tessuto socio economico della Valle del Savio e della Valtiberina. Ma non solo – concludono Lucchi e Baccini –: nelle ultime ore si è attivato un colloquio anche con la Regione Umbria, poiché anche quell’ area territoriale non è certo esente da problemi, difficoltà e tensioni”.
Nella Piattaforma che domani verrà consegnata brevi manu al Ministro, i sottoscrittori chiedono in particolare: di accelerare l’interlocuzione di ANAS con la Procura affinché si valutino tutte le ipotesi di riapertura della E45, anche con soluzioni parziali e/o di traffico gestito ove non sia possibile una riapertura totale, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e garanzia dell’incolumità; di accelerare, adottando procedure di somma urgenza, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori di manutenzione della E45 da parte di ANAS, a partire dal Ponte Puleto, ma riguardanti in generale tutta l’asta della E45; l’immediata acquisizione da parte di ANAS del tratto della ex S.S. Tiberina 3bis che collega Pieve Santo Stefano a Canili; l’immediata attivazione di un piano di emergenza al pari di quello adottato per il Ponte Morandi, con relativo stanziamento di fondi capienti e adeguati per il risanamento della viabilità alternativa, a partire dalla urgente sistemazione della strada ex S.S. Tiberina 3bis del Tratto da Pieve Santo Stefano a Canili, ma riguardante anche le strade SP 137, SP 142, SP 53 e SR 258 in entrambi i versanti emiliano-romagnolo e toscano, che usciranno dissestate dal traffico dirottato sulle stesse; prevedere sin da subito misure straordinarie di sostengo economico, quali: sgravi fiscali alle aziende locali di ogni settore produttivo per sostenerle in vita; strumenti di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali) per i lavoratori colpiti da cessazione o riduzione dell’attività lavorativa; contributi diretti alle famiglie ed ai lavoratori costretti a subire aggravi di costi, anche per i disagi causati dalla modifica dei tragitti casa-lavoro e casa-scuola, con conseguenze negative anche sulle imprese di autotrasporto merci e persone.
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