Ora le procedure per l’affidamento dei lavori di restauro e ripristino post sisma per oltre 700 mila euro. In corso anche l’intervento al Tempio monumentale
MODENA – La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per il restauro e ripristino con miglioramento sismico della Chiesa del Voto, in via Emilia centro, dopo che con il terremoto del 2012 era stata dichiarata inagibile.
Dopo il parere favorevole con prescrizioni al progetto preliminare della Commissione congiunta per gli edifici sottoposti a tutela, il progetto esecutivo ha ricevuto la congruità dalla Regione per il finanziamento di oltre 700 mila euro e, in seguito al via libera della Giunta partiranno ora le procedure per l’affidamento dei lavori, con avvio presumibilmente a inizio anno e conclusione nel 2019.
I danni provocati dal terremoto del 2012 hanno fortemente ridotto la capacità di resistenza alle azioni sismiche di porzioni della Chiesa del Voto: murature portanti, archi e volte, meccanismi di ribaltamento delle facciate, timpani frontali e laterali, tamburo, cupola e lanterna, abside, copertura e sfere di facciata.
Si rende quindi necessario porre in atto una serie di interventi di riparazione, messa in sicurezza e rafforzamento.
L’intervento, prevalentemente di tipo strutturale cui si aggiungono solo alcuni lavori di finitura strettamente connessi, verrà effettuato in modo da produrre il minimo impatto sul manufatto storico tutelato, privilegiando modalità d’intervento reversibili e a basso impatto.
Durante tutte le fasi di lavoro verrà posta massima attenzione agli aspetti conservativi del bene e di decoro dei luoghi, le opere d’arte presenti all’interno verranno spostate o protette mediante pannellature e teli, e verrà installato un impianto d’antifurto a loro protezione.
Per ciò che riguarda, in particolare, le sfere di facciata in pietra di Vicenza, già dal 2009 era stata rimossa in via cautelativa la croce in bronzo su quella centrale a causa del distacco di un puntale.
A seguito della caduta di una delle sfere durante il sisma si era provveduto alla rimozione di tutte quelle presenti fatta eccezione per quelle più basse, per le quali era stato eseguito un ulteriore ancoraggio provvisorio mediante cavi d’acciaio.
Il progetto prevede la ricollocazione e il fissaggio di tutte le sfere nelle posizioni originarie con sostituzione dei basamenti in pietra non recuperabili.
La croce sarà invece conservata all’interno della chiesa come testimonianza storica, mentre sulla sfera centrale ne verrà inserita una in bronzo dorato di identica forma e patinatura.
Rispetto alle altre chiese di proprietà del Comune danneggiate dal sisma del 2012 e interessate dall’iter per arrivare al ripristino grazie ai finanziamenti regionali, i lavori alla chiesa di San Barnaba sono finiti già in primavera, hanno preso avvio i primi luglio i lavori al Tempio monumentale ai caduti (con termine previsto in autunno), a giorni partirà il cantiere alla chiesa di Sant’Agostino già assegnato (con termine previsto nella primavera del 2018), mentre per la Chiesa di San Biagio il progetto è in fase istruttoria.
In particolare, l’intervento al Tempio, a sua volta dichiarato inagibile dopo gli eventi sismici, prevede lavori per 200 mila euro volti all’eliminazione delle vulnerabilità, nell’ottica della conservazione e della tutela, in modo da garantire l’omogeneità della risposta del fabbricato a eventuali sollecitazioni sismiche, vista la particolare conformazione dell’edificio a pianta centrale con un unico asse di simmetria.
I danni riscontrati hanno infatti riguardato i punti di collegamento tra elementi rigidi ed elementi fragili della struttura.