CESENA – Dei 2,7 milioni di euro di multe stradali che il Comune di Cesena si appresta a riscuotere coattivamente, circa 1 milione di euro è rappresentato da sanzioni elevate dal Tutor della Secante fra il 2013 e la fine del 2015 e ancora non riscosse. Tale somma è completamente coperta dal fondo per i crediti a dubbia esigibilità messo a bilancio nel 2016, che ammonta a oltre 5 milioni di euro, azzerando di fatto i rischi per le ricadute negative sulle casse comunali. Ne da comunicazione il Sindaco Paolo Lucchi ai Consiglieri comunali, con una lettera nella quale si ripercorre la vicenda del Tutor della secante: a fine dicembre, infatti, il sistema è stato spento in accordo con Anas e Prefettura, in attesa di verifiche rispetto alle nuove disposizioni normative, ma la legittimità delle contravvenzioni elevate in precedenza non è in discussione. Infine, il Sindaco rassicura che, fino a quando il Tutor rimarrà spento, nei documenti contabili del Comune non ci saranno – ovviamente – previsioni riferite alla rilevazione delle infrazioni compiute sulla Secante.
Di seguito il testo integrale della comunicazione del Sindaco, che per conoscenza è stata inviata anche al Prefetto di Forlì-Cesena:
“Nei giorni scorsi il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Colloredo, ha firmato la determina relativa all’accertamento delle entrate da sanzioni.
Come già anticipato da alcuni articoli di stampa, appare evidente uno scarto importante fra il 2015 e gli anni precedenti, dovuto non ad un aumento di sanzioni, quanto invece al nuovo sistema di contabilità degli Enti Locali introdotto dal Ministero dell’Economia, per il quale si è passati dal “criterio di cassa” al “criterio di competenza”.
La notizia di per sé è di carattere quasi esclusivamente tecnico, in quanto si tratta di un’attività amministrativa legata al recupero di posizioni iscritte a ruolo. Sul piano politico, la questione era già stata affrontata durante la predisposizione del bilancio, prevedendo i fondi di copertura adeguati per i crediti a dubbia riscossione. Ricorderete infatti che tale aspetto fu dibattuto: la posizione dell’Amministrazione fu quella – aldilà degli obblighi normativi – di creare un “cuscinetto” di 5.261.000 euro in grado di evitare contraccolpi sul bilancio pubblico, qualora i crediti si rivelassero inesigibili. Il nostro bilancio non corre quindi alcun rischio.
Poiché alcuni cittadini, dopo la pubblicazione degli articoli di stampa, hanno richiesto informazioni circa la presenza o meno anche delle multe comminate dal Tutor della Secante, cogliamo l’occasione per fornire un elemento di chiarezza su questo aspetto. Il Tutor è stato installato all’apertura del lotto 3 della Secante, al fine di creare un elemento di sicurezza stradale nel tratto viario sotterraneo. I dati di incidentalità su quell’arteria dimostrano come quella scelta fu opportuna e lungimirante.
Nel corso degli anni le infrazioni rilevate dal Tutor sono state diverse decine di migliaia. Alle stesse sono seguite le relative multe e, fra queste, ve ne sono ancora diverse che dovranno essere iscritte a ruolo, per un totale di circa 1.000.000 di euro, relativo al triennio 2013-2015. Vogliamo specificare che si tratta di sanzioni rilevate prima della decisione (presa lo scorso novembre) di spegnere il sistema, quindi pienamente legittime in quanto, fino allo spegnimento, non era intervenuta alcune dichiarazione di illegittimità né richiesta di dismissione del Tutor da parte di nessuna autorità. Fu anzi lo stesso Comandante della Polizia Municipale Colloredo in uno dei consueti incontri di confronto con la Prefettura, a sollevare l’opportunità di svolgere le verifiche necessarie al fine di sciogliere qualsiasi dubbio sui controlli della velocità con il sistema Tutor. In seguito a ciò, è emersa una interpretazione “evolutiva” da parte di ANAS che cambia parere sulla classificazione della strada (andando a modificare le procedure di legittimazione del controllo), che ha comportato lo spegnimento del sistema. Ad oggi il Tutor è spento e dalla Prefettura, che ha il coordinamento dei servizi di polizia stradale, non sono pervenute indicazioni diverse.
Fino a quel momento il Tutor resterà spento, quindi, nei bilanci e nei documenti contabili non appariranno le voci relative alle infrazioni rilevate nel tunnel della Secante.”
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