Il Comune lancia una campagna di crowdfunding per restaurare il percorso più caro ai cittadini
CESENA – Dopo la fortunata esperienza che ha riguardato i portici di San Luca a Bologna, arriva in Italia il secondo crowdfunding civico promosso da un’Amministrazione comunale. Si tratta di Passo dopo Passo, diamo nuova vita alle scalette, la campagna di raccolta fondi online lanciata dal Comune di Cesena sulla piattaforma Ideaginger.it con l’obiettivo di coinvolgere tutta la comunità per raccogliere 100.000 euro necessari per l’apertura dei lavori di ripristino di Via delle Scalette, l’antica strada percorsa da secoli dai cesenati per raggiungere l’Abbazia del Monte. Un piccolo tesoro fatto di ciottoli e gradini, che si inerpica tra le case e la vegetazione, che da mille anni è testimone della storia e della fede di una intera comunità. Oggi come ieri, la Via delle Scalette è un luogo del cuore della città, un simbolo di rinascita, di aspirazione verso qualcosa di più alto, che assume un valore ancora più grande in questo particolare momento storico. Per questa ragione il Comune di Cesena e la Diocesi di Cesena-Sarsina, con il sostegno del Credito Cooperativo Romagnolo e grazie alla collaborazione dell’Associazione “Benigno Zaccagnini” e della Società Amici del Monte, si appellano a tutta la città per realizzare insieme il progetto di ripristino dell’antica via.
CROWDFUNDING Dare nuova vita alle Scalette con una donazione è semplicissimo. Basta selezionare il progetto “Passo dopo passo, diamo nuova vita alle scalette” (https://www.ideaginger.it/progetti/passo-dopo-passo-diamo-nuova-vita-alle-scalette.html) sulla piattaforma Ideaginger.it e donare tramite bonifico bancario, carta di credito o PayPal. I donatori saranno ringraziati con tante ricompense, tra cui la possibilità di legare il proprio nome al percorso delle Scalette, di scoprirne i segreti e la storia partecipando a una speciale visita guidata oppure di ricevere un’esclusiva opera di Leonardo Lucchi. Tra le altre ricompense: una lettera di ringraziamento a firma del Sindaco Enzo Lattuca e una medaglietta commemorativa del Monte.
IL PROGETTO Il progetto tecnico prevede la realizzazione di un nuovo percorso della Via Crucis installando 14 stazioni composte da un’edicola in mattoni e marmo sulle quali verranno posizionate le formelle realizzate dall’artista cesenate Ilario Fioravanti. Nel tratto compreso tra Via San Benedetto e Via Boito si procederà con la demolizione della pavimentazione con la conseguente posa di nuovo sottofondo in materiale misto stabilizzato cementato, la ricostruzione con i ciottoli recuperati dalla demolizione integrati per le parti mancanti e la pulizia delle scarpate. Nel tratto tra Via Boito e Via del Monte invece il progetto prevede la pulizia della pavimentazione esistente, il ripristino di alcune zone della pavimentazione che presentano disconnessioni e avvallamenti, la ricostruzione della scalinata nelle parti deteriorate e della canaletta in calcestruzzo per lo scolo delle acque. Il progetto ha un costo complessivo di circa 300 mila euro (il Comune punta al raggiungimento di 100 mila euro).
IL SIGNIFICATO La Via delle Scalette è un luogo “di famiglia” per tutti i cesenati. Lungo i suoi gradini oggi malconci tanti bambini si sono ritrovati per giocare, gli innamorati per passeggiare e gli sportivi per mettersi alla prova della salita. Una via palcoscenico della vita comunitaria cesenate, che mette in relazione il volto laico della città con la sua dimensione più spirituale, e che accompagna chi la percorre in una sorta di cammino di purificazione, che prende avvio nel caos cittadino e che trova la sua destinazione tra le mura di una Basilica millenaria e le carezzevoli tinte della campagna cesenate sorvegliata, dall’alto, dal Colle Spaziano.
LA STORIA Un’alternativa meno faticosa, che alleviava le fatiche del pellegrino diretto verso l’Abbazia del Monte, e che oggi è un incantevole corridoio storico-paesaggistico, che parte dai Giardini pubblici (un tempo gli orti della chiesa di San Michele Arcangelo) e termina sulla sommità del Colle. Tutto questo è Via delle Scalette a Cesena, oggi in parte nascosta dal sovrapporsi di vie e abitazioni, della cui esistenza si trova traccia anche nella collezione degli Ex Voto, conservati nell’Abbazia del Monte. In particolare nelle tavolette 659 e 660 è raffigurato un paesaggio realistico e analitico, in cui si vedono i gradini, quegli stessi che ogni anno, il 15 agosto, durante la Festa dell’Assunta, si popolano di fedeli. Negli Ex Voto si ritrova anche l’edicola, chiusa oggi da una cancellata, che conserva una pregevole ceramica dell’artista cesenate Giannetto Malmerendi: l’Annunciazione, concepita nel laboratorio cementisti degli artigianelli del Lugaresi, e realizzata come ceramica a Faenza. Fra i 690 ex voto conservati in Basilica si trovano altre due tavolette “Cesena liberata dai flagelli della peste” (576) e “Raffigurazione sommaria della città di Cesena- Voto per il terremoto-Sec. XVII (676). Ci troviamo cioè di fronte a una “memoria” di avvenimenti, come epidemie, terremoti o allagamenti, che riguardano tutta la città. Un ponte tra passato e presente che risulta quanto mai attuale. Ma la via delle Scalette conserva anche testimonianze più recenti. Il 19 ottobre 1944, giorno precedente alla liberazione di Cesena, i carri armati tedeschi scesi dai Gessi si erano sparsi in città per presidiare i punti strategici. I carri armati inglesi, per sorprendere i tedeschi, scesero verso la città proprio percorrendo la stradina delle Scalette, che fu devastata, con il fondo, e soprattutto i gradini, quasi triturati dai pesanti cingoli. Fu l’amministrazione, all’epoca, a impegnarsi nel ripristino.