Parole d’ordine: sicurezza, qualità della vita, rispetto dell’ambiente per costruire una smart mobility adeguata ad una smart city
CESENA – Come ci si sposterà a Cesena nei prossimi anni? Che tipo di mobilità (e, implicitamente, che tipo di città) vogliono i cesenati per il futuro? Quali interventi e quali scelte compiere per raggiungere gli obiettivi individuati?
Sono queste le domande a cui dovrà dare risposta il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), intorno al quale Comune e cittadini hanno cominciato a confrontarsi questa mattina con un’edizione speciale di Carta Bianca dedicata a questi temi, che ha registrato una decina di interventi. La registrazione dell’incontro è pubblicata sul sito del Comune.
A porre le basi del confronto l’Amministrazione comunale che, con gli interventi del Sindaco Paolo Lucchi e dell’Assessore alla Mobilità Maura Miserocchi, ha fotografato la situazione da cui si parte, tracciato un bilancio delle scelte finora compiute e squadernato progetti e obiettivi futuri.
“La definizione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile per soddisfare le esigenze di spostamento attuali e future dei cesenati – sottolineano Sindaco e Assessore – era uno degli impegni previsti nei programmi di questa Amministrazione. Questo si pone in linea con le finalità della Regione, che ha condiviso un protocollo d’intesa con tutte le città capoluogo per promuovere l’elaborazione di piani di questo tipo, in modo che tutto il territorio emiliano romagnolo condivida strategie e scelte volte a creare un sistema di trasporti rispettoso dell’ambiente e rispondente alle necessità delle persone. E proprio l’attenzione alle persone è la priorità fondamentale del nostro piano, che punterà alla tutela della salute e dell’ambiente, alla sicurezza, all’accessibilità e qualità della vita, tenendo d’occhio l’efficienza e l’economicità del trasporto delle merci e delle persone, la fattibilità economica, l’equità sociale”.
In quest’ottica è strategica la scelta di andare a disegnare il Pums attraverso il metodo del confronto partecipato, puntando al massimo coinvolgimento di tutti i soggetti.
E per facilitare il dibattito e l’approfondimento delle tematiche è stato messo a punto un sito dedicato, consultabile all’indirizzo http://www.comune.cesena.fc.it/pums. Qui, oltre al quadro della mobilità a Cesena e alle proposte dell’Amministrazione, saranno aperte finestre virtuali su quello che accade in Italia e nel mondo. E ci sarà anche uno spazio per i cittadini per lasciare considerazioni e proposte.
Nel frattempo, in vista della definizione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (destinato a prendere il posto del precedente Regolatore Integrato della Mobilità, approvato nel 2007), l’Amministrazione ha messo a fuoco le linee guida su cui lavorare, prendendo le mosse dall’analisi di quanto è stato fatto finora, in particolare nell’ambito della pianificazione e sicurezza stradale, sosta e qualità urbana, trasporto pubblico e riqualificazione delle strade, della mobilità sostenibile.
Sul fronte del sistema viario, Cesena ha visto nell’ultimo decennio l’entrata in funzione di due grandi infrastrutture: la Secante (su cui nel 2015 sono transitati oltre 8 milioni di veicoli) e la gronda – bretella, con il completamento della grande circonvallazione “Diegaro-Assano”. Inoltre oggi, sul territorio comunale si contano 80 rotonde
Molta attenzione è stata dedicata a rendere le strade più sicure, in primo luogo con l’adozione di 21 piani della sicurezza stradale nei quartieri, realizzati con il coinvolgimento dei cittadini.
Grazie ad essi sono stati riqualificati 138 km di strade, realizzati 27,7 km di percorsi pedonali e 4,4 km di itinerari ciclabili, e sono stati resi più sicuri 140 incroci.
In questo contesto, una delle scelte più significative è stata l’istituzione in varie parti della città delle “zone 30”, che attualmente interessano 138 km di strade e 985 ettari di territorio, pari al 37% della superficie dei centri abitati.
Negli ultimi anni, anche la gestione del sistema della sosta ha raggiunto una definizione pressoché completa, con l’approvazione e attuazione del “piano,generale della sosta nel territorio comunale”.
Fra i principali risultati ottenuti: la regolazione della sosta a pagamento in tutto il centro urbano a favore della sosta breve (che ha portato a un’ampia rotazione nei posti auto a pagamento e una disponibilità media del 40% di posti liberi); il successo dell’esperienza dei parcheggi scambiatori con bus (263.958 gli utenti nel 2015); nuove tariffe più convenienti per i parcheggi in struttura (0,50 €/ora e 2,00€/giorno); la sosta notturna gratuita per i residenti del centro storico nei parcheggi in struttura.
Interventi significativi anche sul fronte del trasporto pubblico locale, con la realizzazione di una nuova rete, il potenziamento delle due linee dei parcheggi di scambio con corse ogni 10 minuti, l’acquisto diretto da parte del Comune di 16 bus a metano (fra cui gli otto bus fucsia a servizio dei parcheggi scambiatori).
Molte le iniziative volta a sostenere la mobilità sostenibile. E’ stata ampliata la rete ciclabile, che oggi si sviluppa per 86,8 km ed è destinata a crescere ulteriormente con il progetto in corso di esecuzione sulla via Emilia. Da ricordare anche l’intervento di ‘ricucitura’ che ha permesso di dare continuità a 12 tratti incompleti degli itinerari ciclabili esistenti e l’approvazione del biciplan. Potenziato, inoltre il servizio di bike sharing, con l’inserimento di 64 nuove biciclette con scheda magnetica, mentre è aumentato il numero delle rastrelliere in giro per la città, che oggi offrono spazi adeguati per 2000 biciclette.
Ma son stati creati anche 27,7 km di nuovi percorsi pedonali su strade già esistenti, ed è decollata l’iniziativa dei “piedibus”, che oggi coinvolge 481 bambini, pari al 15% degli iscritti, mentre è stata avviata anche l’esperienza del “bici bus” con 95 studenti iscritti, 48 accompagnatori volontari, 3 linee.
Sempre sul fronte della sostenibilità ambientale, si è registrato l’ampliamento delle zone a traffico limitato (il caso più recente è quello della Valdoca), mentre il traguardo successivo sarà la pedonalizzazione delle principali piazze del centro storico, fra cui, naturalmente, piazza della Libertà e le tre piazze dell’area intorno alla Biblioteca Malatestiana.
“Come si vede – osservano il Sindaco Lucchi e l’Assessore Miserocchi – in questi anni abbiamo già fatto scelte importanti e realizzato interventi in linea con l’obiettivo di rendere la mobilità di Cesena sempre più sostenibile. Ma c’è ancora molto da fare. Sul fronte delle infrastrutture sono sul tappeto le questioni relative al lotto zero Secante e alla via Emilia bis, mentre in previsione c’è la costruzione di tre nuove rotonde sulla via Romea all’altezza dello svincolo E45 e negli incroci fra viale Gramsci e viale della Resistenza e fra viale Cattaneo e viale della Resistenza. Puntiamo, inoltre a completare i piani per la sicurezza nei quartieri. E poi bisognerà pensare a ottimizzare il trasporto pubblico, a completare la rete ciclabile urbana, ad aumentare le pedonalizzazione nelle aree urbane, a favorire la mobilità delle persone disabili. Più in generale, con il Pums vogliamo disegnare una smart mobility adeguata alla smart city che vogliamo Cesena diventi. Sicurezza, qualità della vita, rispetto dell’ambiente sono le parole chiave di questo percorso che abbiamo avviato oggi”.
La tabella di marcia del Pums prevede entro giugno 2016 l’approvazione linee di indirizzo da parte del consiglio comunale, per arrivare all’adozione del Piano entro aprile 2017 e alla sua approvazione definitiva entro luglio 2017.