L’impegno dell’Ordine dei farmacisti di Forlì-Cesena e la gratitudine del Sindaco Enzo Lattuca
CESENA – Nessuno deve sentirsi da solo. È questo lo scopo di tutti i servizi messi a disposizione della comunità dalla Regione Emilia-Romagna che, a seguito della sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Regione, l’Ausl, la Croce Rossa e le farmacie comunali e private del territorio regionale, nell’ambito delle strategie di contrasto e di gestione dell’emergenza COVID-19, ha attivato una serie di misure urgenti che favoriscono tutti coloro che non possono uscire di casa e, nello specifico, quelle persone che necessitano di farmaci e dispositivi di assistenza protesica e integrativa.
“Cesena – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – ha aderito da subito a questa iniziativa solidale di Federfarma dettata dall’emergenza sanitaria. I pazienti che usufruiscono di questo servizio, possono contattare il punto di distribuzione presso il quale accedono abitualmente o la farmacia di fiducia e richiedere i farmaci di cui necessitano. Sarà cura dei farmacisti ospedalieri predisporre una quantità di farmaci sufficienti per un periodo di cura di due o tre mesi e recapitarlo al paziente direttamente o tramite la farmacia territoriale.
Le farmacie del nostro territorio hanno fatto rete incrementando il loro lavoro e mettendosi a disposizione di tutte le persone che non possono uscire di casa e che non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Siamo per questo grati a tutti i farmacisti e all’Ordine di Forlì-Cesena: la tutela della salute dei cittadini è prioritaria”.
Per rendere il tutto facilmente fruibile, la Regione ha infatti attivato la ricetta dematerializzata anche per molti farmaci, per i quali era prevista la ricetta rossa cartacea (farmaci “in distribuzione per conto”), prescritti da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
È stato inoltre confermato che non è necessario ritirare presso gli ambulatori medici il “promemoria” cartaceo della prescrizione: con la sola trasmissione del Numero Ricetta Elettronica (NRE) e il codice fiscale, i pazienti possono ritirare i farmaci anche se non hanno attivato il FSE.
Inoltre, è stato prorogata di 3 mesi la validità dei Piani Terapeutici per farmaci e di 6 mesi dei Piani Terapeutici per dispositivi medici senza necessità di visita specialistica per il rinnovo, salvo che per pazienti per i quali si ritenga necessaria una rivalutazione delle terapie in corso.