Cesena, nel 2016 -10% per rette e tariffe dei servizi a domanda individuale

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Scende di 50 centesimi il costo del pasto consumato necomune di Cesena logolla mensa scolastica, passando da 5 a 4,50 euro

CESENA – Con l’abolizione della tassa sulla prima casa, oltre 30.000 famiglie cesenati risparmieranno 265 euro; con la riduzione dei costi di nidi, materne, mense ed assistenza agli anziani, per molti cesenati si aggiungeranno risparmi tra 100 e 296 euro

Buone notizie per i cittadini cesenati: nel 2016 tutte le rette e le tariffe dei servizi a domanda individuale diminuiranno del 10 per cento, determinando risparmi significativi per gli utenti.

Il provvedimento sarà contenuto nello schema di bilancio preventivo che la Giunta comunale approverà martedì 17 novembre, ed è stato anticipato oggi nel corso dell’incontro fra gli Amministratori di Cesena e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

“Con questo taglio di rette e tariffe – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi, il Vicesindaco Carlo Battistini, l’Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti – il Comune di Cesena si pone in linea con l’azione intrapresa dal Governo, prima con gli 80 euro, poi con l’eliminazione della Tasi sulla prima casa (che per oltre 30.000 famiglie cesenati, porterà ad un risparmio medio di 265 euro), per favorire la ripresa e il sostegno alle famiglie. Abbiamo voluto andare anche noi in questa direzione partendo dai servizi essenziali di cui usufruiscono le famiglie: nidi e scuole materne, mense scolastiche, assistenza degli anziani. E ognuna di queste voci potrà produrre un risparmio medio annuo fino a 296 euro. La possibilità di abbassare i costi a carico dei cittadini è un risultato a cui teniamo molto e che riusciamo ad attuare per la prima volta dopo tanto tempo, perché per la prima volta dopo tanto tempo il Comune può costruire un bilancio senza i tagli e le pesanti incertezze che hanno contraddistinto i conti comunali degli ultimi anni. Questa manovra “made in Cesena” ha un costo di oltre 600.000 euro, ottenuti attraverso la nostra spending review, fatta di riduzione dei costi del personale, degli oneri finanziari e dei servizi generali del Comune. Non inciderà quindi sulla qualità e sulla quantità dei servizi sociali e scolastici erogati ai cittadini”.

Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i nidi d’infanzia (dove le rette sono personalizzate sulla base della dichiarazione Isee, partendo da un minimo di 90 euro mensili a un massimo di 488 euro) l’abbassamento delle rette di 10 punti percentuali produrrà un risparmio medio annuale per bambino di circa 296 euro, mentre nelle scuole del l’infanzia (dove pure le rette sono personalizzate sulla base dell’Isee) il risparmio medio annuo per bambino è di 136 euro.

Scende di 50 centesimi il costo del pasto consumato nella mensa scolastica, passando da 5 a 4,50 euro, determinando un risparmio medio annuo di 100 euro per un bambino che frequenta il tempo pieno.

La riduzione del 10% sarà applicata anche ai servizi domiciliari per anziani. Così, il costo orario per l’assistenza domiciliare scenderà di 73 centesimi, passando dagli attuali 7,23 ai previsti 6,50 euro e determinando un risparmio medio di circa 120 euro l’anno, mentre sarà di 70 centesimi la diminuzione del costo per ogni pasto a domicilio (scendendo dagli attuali 5,20 euro ai previsti 4,50 euro), producendo un risparmio medio annuo intorno al 137 euro.

Sono previsti risparmi anche sul fronte dei servizi residenziali per anziani. L’Amministrazione comunale di Cesena, infatti, ha deciso di bloccare gli aumenti introdotti dalla delibera regionale n.715 del 2015 per le rette dei servizi residenziali e semi-residenziali convenzionati nelle strutture cesenati. Questo per gli utenti si tradurrà in una minor spesa che oscilla mediamente intorno ai 105 euro annui per i centri diurni e si assesta intorno ai 200 euro annui per il ricovero in struttura residenziale. La somma delle riduzioni di costo dei servizi per i bambini e per gli anziani, coinvolgerà complessivamente oltre 7.500 cittadini. E questo significa che l’abolizione della tassa sulla prima casa, sommata agli interventi sulle tariffe dei servizi, la quasi totalità dei cesenati nel 2016 vedrà sensibilmente ridurre il proprio carico fiscale.