Cesena: Le sfide della cooperazione, l’11 ottobre convegno con Bonaccini

CESENA – Anche durante la crisi pandemica il modello cooperativo ha evidenziato la sua forza e la sua attualità, dimostrandosi pronto a costruire una nuova stagione di diritti e sviluppo. È questo il tema della terza edizione della giornata dedicata alla cooperazione romagnola intitolata “Alle porte di un mondo nuovo: le prossime sfide della cooperazione” che Legacoop e Federcoop Romagna organizzano lunedì 11 ottobre a partire dalle 9,30 alla  Fiera di Cesena. Tra gli ospiti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.  L’iniziativa è dedicata alla memoria di Guglielmo Russo, presidente di Legacoop Romagna scomparso nel maggio di due anni fa.

Il programma si apre con i saluti istituzionali del Sindaco di Cesena Enzo Lattuca e l’introduzione del vice presidente di Legacoop Romagna, Luca Panzavolta, seguita dalla presentazione delle Linee guida sulle politiche e il linguaggio di genere da parte di Elena Zannoni.

Il programma entra nel vivo con la presentazione della ricerca sulla percezione del movimento cooperativo in Romagna da parte di Enzo Risso, direttore scientifico di IPSOS. A seguire la tavola rotonda sul lavoro in cooperativa con Cristian Tamagnini (Cento Fiori), Giovanni Piersanti (CAC) e Ruggero Sintoni (Accademia Perduta). Modera Andrea Rinaldi, giornalista del Corriere della Sera Economia. Dopo l’intervento di Bonaccini conclude i lavori il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti.

A coordinare la giornata è Renata Mantovani, presidente della cooperativa sociale CAD. La partecipazione all’evento è in presenza fisica, per accedere è necessario il green pass.

Legacoop Romagna associa circa 400 cooperative, con circa 7 miliardi di valore della produzione e 25mila occupati. Imprese che operano in tutti i settori dell’economia, da quelli primari a quelli più avanzati.

«La ricerca che presentiamo — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti — conferma che la Romagna è ancora una terra di cooperazione. È opinione diffusa che la cooperazione, le sue imprese e le sue forme organizzate rappresentino uno strumento in grado di fare in modo che la ripresa economica in atto si consolidi e garantisca una più equa distribuzione delle ricchezze, minori disuguaglianze e maggiore sostenibilità ambientale. È necessario in questa fase accrescere la capacità progettuale sia dei soggetti pubblici che di quelli privati per fare in modo che le risorse disponibili si trasformino in investimenti utili alla crescita sostenibile del Paese. Noi come cooperatori stiamo facendo e faremo la nostra parte, dalla Romagna stiamo sviluppando progetti concreti che vanno in questa direzione».

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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