Inaugurazione sabato 10 dicembre, alle ore 17 nella Galleria Carbonari (via Fra’ Michelino)
CESENA – Sabato 10 dicembre alle ore 17.00, presso la Galleria Carbonari (vicolo Fra’ Michelino – Cesena) si inaugura con la pittrice Anna Maria Nanni la seconda delle dieci mostre personali d’arte programmate da Paolo Degli Angeli per i prossimi mesi. L’artista sarà presentata da Orlando Piraccini.
Nata a Cesenatico in una famiglia di fotografi ed appassionati di musica, Anna Maria Nanni si è diplomata prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, e per lungo tempo ha insegnato educazione artistica. Ha iniziato la carriera artistica nel 1959, partecipando a concorsi e rassegne d’arte in ambito romagnolo. Intensissima la sua attività espositiva, a partire dagli anni ’60, con numerose “personali” allestite in ambito locale e in diverse località italiane. Di recente sue opere sono state ospitate in rassegne collettive a Bologna, Forlì, Cesena, Rimini.
Le sue opere sono acquerelli dal “ritmo sollecito e brioso”, in cui l’artista si mostra capace di “tradurre in forme sintetiche il profondo senso delle cose”, come scrive Orlando Piraccini nella sua presentazione.
La mostra, con il patrocinio del Comune di Cesena, rimarrà allestita fino al 22 dicembre e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19. Ingresso libero.
La mostra di Anna Maria Nanni si colloca all’interno del ciclo FUORI MERCATO. Questo titolo provocatorio pone l’iniziativa lontano da un certo sistema dell’Arte che sembra costruito appositamente per far assurgere agli onori del mercato anonime figure con l’unico scopo di ricavarne profitto. L’arte per noi non ha questi fini, e qui ci sorregge il pensiero del grande Jean Clair che più volte ha chiarito nei suoi scritti tale meccanismo speculativo messo in atto da alcuni attori del circo dell’arte.
La rassegna arricchita dai contributi critici di Paolo Degli Angeli, Azzurra Immediato, Orlando Piraccini e Domenico Settevendemie vede la partecipazione di dieci artisti del “FARE”, in quanto essi sapientemente utilizzano gli strumenti tecnici, semantici, linguistici, poetici della loro arte con scomoda lucidità e occhi ben aperti di fronte alla realtà.