Cesena: Contro la ludopatia tempi più limitati per le sale gioco

116

E anche le slot nei locali pubblici dovranno essere spente al di fuori dagli orari consentiti. Intanto il Comune non concede la monetizzazione dei parcheggi a una nuova videolottery in zona concessionarie

comune-cesenaCESENA – Il contrasto alla ludopatia passa anche dalla scelta di limitare i tempi di funzionamento di slot machine, videolottery, ecc.
Va in questa direzione l’ordinanza appena firmata dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, che stabilisce nuovi e più restrittivi orari non solo per l’attività delle sale giochi vere e proprie, ma anche per  la possibilità di utilizzare le apparecchiature di gioco presenti nei pubblici esercizi.
Secondo la nuova disciplina, le sale giochi potranno rimanere aperte dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00alle 23.00 di tutti i giorni, compresi i festivi. Gli stessi orari sono fissati per il funzionamento di tutti i cosiddetti “apparecchi d’intrattenimento e svago con vincita in denaro”, comprendendo sia quelli collocati in bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, circoli ricreativi, ricevitorie lotto ecc., sia quelli installati in agenzie di scommesse, sale bingo, sale VLT, ecc. Nelle ore di sospensione del funzionamento, questi apparecchi dovranno  essere spenti e essere mantenuti non accessibili. All’esterno di tutti gli esercizi interessati, inoltre, dovrà essere esposto un cartello indicante l’orario di apertura (per le sale giochi) o di funzionamento dei dispositivi di gioco.

“Questo provvedimento – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti – rappresenta un ulteriore passo avanti nell’impegno per combattere il gioco d’azzardo patologico. Si tratta di un fenomeno purtroppo in crescita, come indicano i dati del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl Romagna: negli ultimi sei anni gli utenti afflitti da questa patologia sono più che raddoppiati, mentre è certo più alto il numero di quelli ancora totalmente in balia di questa dipendenza devastante. Di fronte a questo quadro, la necessità di intervenire diventa sempre più forte. Così, in linea con le indicazioni del Consiglio comunale, che in più di un’occasione ha chiesto di emettere provvedimenti per tutelare la popolazione da questi rischi, abbiamo cercato di individuare gli strumenti più adeguati per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini e soprattutto dei soggetti più vulnerabili. In particolare, la decisione di modificare la disciplina degli orari è stata presa anche con l’obiettivo di impedire che gli studenti, frequentando questo locali prima dell’ingresso a scuola, sviluppino inconsapevolmente l’abitudine al gioco. Inoltre, con tutta probabilità il nostro provvedimento non rimarrà isolato e potrebbe coinvolgere anzi un territorio molto più ampio: anche gli altri Sindaci ed Assessori dell’Unione Valle Savio, con i quali ci siamo confrontati spesso sugli effetti della ludopatia, da tempo hanno dimostrato di avere le stesse sensibilità e quindi è possibile che ordinanze similari siano rese operative anche per i territorio dei Comuni di Bagno di Romagna, Verghereto, Sarsina, Mercato Saraceno e Montiano”.

“Accanto a questo provvedimento – aggiungono Sindaco e Assessore – la linea seguita dall’Amministrazione comunale è quella di premiare chi rinuncia agli apparecchi di gioco (con al riduzione del 50% della Cosap) e per contro di non agevolare, laddove possibile, chi, invece, intraprende questo genere di attività. Così, ad esempio, proprio questa mattina la Giunta ha deciso di non autorizzare la richiesta di monetizzazione dei parcheggi pubblici legata alla trasformazione di una parte dei locali dell’ex concessionaria Babbi in sala da gioco videolottery. E’ prassi consueta che, di fronte alla necessità di realizzare nuovi parcheggi pubblici per adeguarsi agli standard previsti, molti privati optino di versare al Comune la corrispondente somma in danaro, risparmiando così tempo e lavoro. In questo caso, invece, toccherà al proprietario e all’affittuario dei locali provvedere direttamente alla maggiore dotazione di parcheggio, realizzandola su aree disponibili alla proprietà e cedendola gratuitamente all’Amministrazione comunale, previo collaudo delle opere”.