CESENA – Questa mattina all’ingresso di Palazzo Albornoz si è celebrata la “Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”. Alla presenza dell’Associazione Nazionale Vittime civili di guerra di Forlì-Cesena, rappresentata dal Vicepresidente Gisberto Maltoni e dal referente cesenate Tarcisio Agostini, il Sindaco Enzo Lattuca ha deposto una corona ai piedi della lapide che ricorda le vittime civili della seconda guerra mondiale (solo nel Cesenate 700 persone uccise e 1800 ferite e mutilate in modo permanente).
“Ancora oggi purtroppo – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – cruenti conflitti affliggono molti Paesi del mondo e intere popolazioni. Nel corso dell’anno sono diverse le occasioni in cui facciamo memoria di quanto accaduto nel ‘900 in Europa e nel nostro Paese, con le due guerre mondiali, e purtroppo simili pagine di storia spesso tornano nel nostro presente con episodi di violenza, di discordia e di inimicizia tra i popoli. Come sottolineato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, questa ricorrenza testimonia la forte consapevolezza di condividere una riflessione profonda sulle atroci conseguenze dei bombardamenti e delle devastazioni di centri abitati intensamente popolati. L’evoluzione della natura dei conflitti, divenuti, in molti casi, scontri tra fazioni in uno stato di guerriglia permanente, hanno reso le comunità drammaticamente vulnerabili, colpendole nelle fasce più deboli e indifese, come i bambini, e alimentando, oltre a terribili massacri, taluni dei quali ignorati o dimenticati, miseria, devastazione e inarrestabili flussi migratori. Questa giornata – prosegue il Sindaco – deve dunque essere un’occasione per mobilitare le coscienze contro ogni forma di violenza e a favore di una cultura della pace e di una salda alleanza democratica tra i popoli”.
Istituita in Italia con la legge 25 gennaio 2017 n. 9, con l’obiettivo di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi dell’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra, questa ricorrenza va letta sia come una giornata commemorativa delle tante vittime civili di guerra italiane, sia come un’occasione di riflessione sulle conseguenze che i conflitti di oggi provocano sulle popolazioni.
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