PARMA – Si è svolta ieri mattina in Piazza la cerimonia di commemorazione dei “Sette Martiri” di piazza Garibaldi, attraverso la quale viene ricordato il sacrificio dei partigiani antifascisti fucilati in piazza il 1 settembre 1944 dalla Brigata Nera: Giuseppe Barbieri 30 anni, Vincenzo Ferrari 41 anni, Gedeone Ferrarini 39 anni, Afro Fanfoni 40 anni, Eleuterio Massari 42 anni, Ottavio Pattacini 38 anni e Bruno Vescovi 19 anni.
Sotto i Portici del Grano si è formato il corteo diretto in piazza Garibaldi, con sosta davanti alla lapide commemorativa, presente all’ingresso del Palazzo del Governatore.
La cerimonia di commemorazione ha visto la presenza dei famigliari dei Sette Martiri, delle Associazioni Partigiane, delle massime autorità cittadine, il prefetto Giuseppe Forlani, il rettore dell’Università Paolo Andrei e diversi consiglieri comunali oltre ad un folto pubblico.
Per il Comune è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica Michele Alinovi: “oggi commemoriamo sette uomini che hanno deciso di non piegare la testa e di non scegliere l’indifferenza, contribuendo con la loro vita a farci il dono della democrazia. Li ricordiamo e ringraziamo nella consapevolezza che la libertà che ci hanno regalato è fatta anche di doveri e di responsabilità verso noi stessi e gli altri”.
“L’alto valore di questa cerimonia – ha detto Gianpaolo Cantoni, intervenuto per la Provincia di Parma – sta nel ricordarci sempre i diritti che abbiamo ereditato e la nostra possibilità di difenderli, come vogliamo, possiamo e dobbiamo continuare a fare”.
“Ricordare le ragioni per cui queste persone hanno dato la vita – ha sottolineato Barbara Lori, consigliera della Regione Emilia Romagna – è una opportunità per ogni singola persona e per la comunità tutta per fare propri valori così alti: una riflessione che non dobbiamo mai mettere da parte”.
Attilio Ubaldi, in rappresentanza di Alpi e di tutte le Associazioni Partigiane, ha sottolineato con soddisfazione la numerosa presenza di partecipanti alla commemorazione: “si tratta di un segno importante e significativo di quanto questi avvenimenti storici continuino ad essere sentiti e rappresentino un importante baluardo per la città”.
E’ stato Aldo Montermini, in rappresentanza di Anpi, a portare agli astanti i saluti di Soemo Alfieri, partigiano “Russia”, non presente alla cerimonia per motivi di salute, e ad introdurre il momento musicale che si è svolto alla conclusione della cerimonia.
Il cantautore Rocco Rosignoli ha infatti presentato in anteprima il brano che ha composto proprio in occasione della commemorazione dei “Sette Martiri”.
Il brano, completamente inedito, racconta gli eventi che portarono all’eccidio con un taglio narrativo da cantastorie inserito in un contesto musicale combat folk.
Rocco Rosignoli è un cantautore e musicista di Parma che ha al suo attivo quattro dischi solisti, numerose collaborazioni e un’intensa attività dal vivo. Ha composto anche musiche per film, documentari, spettacoli teatrali.