Cerignale il 21 agosto quarta e ultima iniziativa #vivalappennino2021

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emilia-romagna-news-24CERIGNALE (PC) – La splendida cornice appenninica di Cerignale ospiterà sabato 21 agosto, dalle ore 16, l’ultimo appuntamento del contest #VivalAppennino2021, dal titolo “Appennino: nuovi viaggi, mestieri, stili di vita”, organizzato dall’Associazione piacentina Nuovi Viaggiatori ed inserito, come di consueto, nella rassegna Transumanza libri e lettori in movimento.

Il contest, che quest’anno ha visto quattro incontri itineranti in ben quattro borghi del nostro territorio (Marsaglia, Bobbio, Travo e Cerignale), racchiude dibattiti e incontri ispirati alla valorizzazione dell’Appennino inteso come “laboratorio di futuro”: un luogo in cui sperimentare nuovi stili di vita all’insegna nuovi paradigmi e di un nuovo umanesimo; in cui ritrovare la dimensione della lentezza e recuperare il rapporto con la natura. Un luogo da riabi(li)tare, in cui non solo viaggiare, ma anche lavorare e vivere.

L’evento di Cerignale si propone non solo come momento di riflessione su questi temi, divenuti, dopo l’esperienza del covid, di straordinaria attualità, ma anche come occasione per raccogliere le voci e le testimonianze di chi, soprattutto giovani, delle aree interne ha fatto occasione di lavoro e di vita.

L’incontro, moderato da Adele Boncordo e Anna Leonida del direttivo associativo, vedrà la partecipazione di Giuseppe Magistrali, esperto di turismo sociale e direttore del  distretto Asl ponente e Greta Bernardi, (Progetto Youth Worker) oltre ad alcune/i giovani imprenditrici e imprenditori.

“Questo incontro dimostra l’attenzione che quest’anno vogliamo ulteriormente rafforzare su temi che ci vedono impegnati da tempo e che l’emergenza pandemica nei fatti ha reso ancora più necessari” dichiara Adele Boncordo, presidente dei Nuovi Viaggiatori. “La recente realtà dell’Appennino rivela che il mondo giovanile in Italia non è fatto solo di cervelli in fuga verso l’estero, ma anche di ragazze e ragazzi che collocano il loro progetto di vita e di lavoro in un territorio fino a ieri dimenticato o letto solo in termini di difficoltà. Occorre cambiare prospettiva, perché il margine può farsi centro, se riscoperto con attenzione e rispetto. Quello che i giovani stanno facendo.”